Boom di richieste per la prima ostensione pubblica e prolungata delle spoglie mortali di san Francesco, che ha raggiunto le oltre 150mila prenotazioni da pellegrini che arriveranno da ogni angolo del mondo tra il 22 febbraio e il 22 marzo 2026; la top 3 delle richieste è guidata da Italia, Polonia e Croazia, ma le richieste arrivano anche da Cuba, Iran, Messico, Filippine, Corea del Sud e Australia, tra le altre.
“È sempre un grande stupore – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, direttore dell’ufficio comunicazione del Sacro Convento – vedere quanto le persone amino Francesco. È proprio vero che è un fratello universale ed è per noi, suoi discepoli e figli, un grande onore poter favorire attraverso il nostro impegno e il nostro lavoro l’incontro con lui, che ha ancora tanto da condividere e da donare agli uomini e alle donne del nostro tempo”. Le prenotazioni gratuite per partecipare all’ostensione – che si terrà nella chiesa inferiore della Basilica – sono ancora aperte e possono essere effettuate esclusivamente tramite il sito ufficiale www.sanfrancescovive.org (www.saintfrancisliveson.org), dove è possibile trovare tutte le informazioni relative all’evento e al Centenario Francescano del 2026.
All’interno del sito, inoltre, i pellegrini hanno la possibilità di iscriversi alla newsletter per ricevere aggiornamenti costanti e informazioni utili; social e canali dei frati vengono aggiornati con contenuti settimanali, e l’app “San Francesco digitale” fornisce tutte le informazioni necessarie per vivere al meglio l’esperienza dell’ostensione e del centenario francescano del 2026. L’immagine evangelica utilizzata per accompagnare questa esperienza è quella del seme caduto in terra che muore per portare frutto: «Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12, 24). Allo stesso modo, Francesco d’Assisi è un seme fecondo – come ci testimonia il suo corpo consumato – capace di germogliare e portare frutto nel tempo. La tomba è stata aperta nel 1819, nel 1978, nel 1994 e nel 2015 e a parte il primo caso – quando le ossa furono sistemate in un sarcofago di bronzo e in una cassa – nelle tre ricognizioni successive, la venerazione dei resti era stata principalmente accessibile ai soli frati. Ora il mese di apertura al pubblico, quando per arricchire l’esperienza dei pellegrini, dal lunedì al sabato nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco si terranno due Sante Messe internazionali (alle 11 e alle 17) e alcune esperienze di venerazione serali comunitarie organizzate per famiglie, religiose e religiosi, membri dell’Ordine francescano secolare, persone con disabilità, e altri.