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Ospedale Pantalla, Sindaci Media Valle Tevere chiedono chiarezza alla Regione

Redazione

Ospedale Pantalla, Sindaci Media Valle Tevere chiedono chiarezza alla Regione

Sab, 03/10/2020 - 10:27

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Dall’incontro avuto con l’assessore regionale alla sanità, Coletto, è arrivata la conferma del ritorno alla piena operatività dell’attività di chirurgia

I sindaci della Media Valle del Tevere, nel pomeriggio di giovedì 1° ottobre, hanno incontrato l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto per affrontare le criticità legate all’operatività dell’ospedale di Pantalla.

Da questo incontro, come primo risultato, è emerso l’annuncio fatto dalla Regione del ritorno dei servizi di chirurgia, a partire dal 5 ottobre, a quella che era la situazione pre-covid, e quindi un’attività chirurgica H24 sette giorni su sette con la gestione anche delle urgenze chirurgiche da pronto soccorso.

L’incontro

“Non c’è nessuna incertezza né equivoco – afferma il sindaco Francesca Mele che nell’incontro con l’assessore Coletto ha parlato come capofila della Zona Sociale 4 che ricomprende 8 Comuni – né su quelle che sono le richieste e le aspettative che la comunità della Media Valle del Tevere ha circa il futuro del nosocomio di Pantalla, né sul fatto che la progressiva ripresa dei servizi dopo la riconversione a Covid Hospital deve essere completata in tempi celerissimi.

Abbiamo rappresentato in modo chiaro le criticità che l’ospedale ha, anche nei servizi che sono ripartiti. Ed abbiamo chiesto una maggiore comunicazione da parte dell’assessore e della Regione, nel rappresentare alle istituzioni locali e ai cittadini, le decisioni che riguardano questo ospedale.

Le risposte che ci sono state fornite dovranno poi essere riscontrate in fase di pratica attuazione sia in merito alla totale ripresa della chirurgia sia alla necessità che sindaci e territori siano preventivamente coinvolti e ascoltati nelle scelte sul futuro del nosocomio, al fine di garantire non solo la ripresa ma un potenziamento dell’ospedale”.

“C’è infatti un’altra cosa che deve essere chiara a tutti – ribadisce con forza il sindaco di Marsciano – ed è il fatto che per il nostro ospedale vogliamo un ruolo primario e non subalterno nell’ambito dei servizi sanitari regionali. Non basta il ritorno ai servizi pre-covid: su Pantalla devono essere stanziati i necessari investimenti di risorse economiche e umane.

La Regione e la ASL dovranno dimostrare di credere realmente alla crescita dell’ospedale, evitando in primis quelle ‘migrazioni massicce’ di medici, infermieri, attrezzature e pazienti che hanno in passato danneggiato il nostro ospedale a tutto vantaggio di altre realtà sanitarie regionali.

In proposito va detto che ci dà fiducia l’atteggiamento di disponibilità dimostrato dall’assessore Coletto nel recepire la nostra richiesta di essere coinvolti nella definizione del nuovo Piano sanitario regionale, ovvero lo strumento con cui si può progettare un nuovo e più importante ruolo per il nostro nosocomio.

Abbiamo dimostrato, anche con i risultati ottenuti dopo l’incontro di ieri, che queste accuse mendaci e meschine sono solo un triste attacco da parte di personaggi ‘in cerca di autore’ e bisognosi di pubblicità”.

Nella realtà, invece, da molti mesi il Comune di Marsciano – come capofila della Zona Sociale 4 – con il sindaco Francesca Mele e l’assessore Manuela Taglia in prima fila, ha svolto un lavoro importante e impegnativo per portare avanti le istanze di tutta la comunità e vederle accolte. “Un lavoro sottotraccia – rivendica il sindaco Francesca Mele – fatto di incontri e colloqui pressoché quotidiani con i medici, gli operatori sanitari, i sindacati, i consiglieri regionali, i parlamentari ed altri rappresentanti politici e istituzionali, le associazioni e tanti cittadini che a vario titolo interagiscono con i servizi sanitari ospedalieri.

E da tutto questo lavoro sono emerse conoscenze e istanze, in particolare sulle difficoltà legate alla ripresa dei servizi, che abbiamo sempre e con puntualità trasmesso ai responsabili della Regione e della Usl Umbria 1. Continueremo a lavorare senza sosta, come appunto fatto finora, per avere servizi sanitari all’altezza di quanto meritano i nostri cittadini”.

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