E’ stato inaugurato oggi (24 gennaio) il nuovo acceleratore lineare TrueBeam 4.1, ditta Varian, per il reparto di Radioterapia Oncologica dell’ospedale di Città di Castello.
Il macchinario e la sua installazione hanno comportato un investimento complessivo di circa 2 milioni e 800mila euro, di cui 2 milioni e mezzo provenienti dai fondi Pnrr per l’acquisto dell’apparecchiatura e relativi accessori a corredo e 300mila di fondi aziendali per i lavori di adeguamento strutturale.
La nuova apparecchiatura, collaudata lo scorso dicembre in sostituzione di un modello obsoleto, è in grado di effettuare trattamenti radioterapici ad elevata complessità, utilizzando le più moderne tecniche di trattamento: Radioterapia ad intensità modulata di tipo statico e volumetrico, Radioterapia stereotassica, Radiochirurgia, Radioterapia guidata da immagini e tecniche di controllo del respiro. Queste tecniche permettono di erogare, in maniera molto accurata e precisa, alte dosi di radiazioni sul bersaglio tumorale, risparmiando quanto più possibile i tessuti sani limitrofi.

La nuova tecnologia completa l’ammodernamento del reparto, cominciato nel 2019, con l’acquisto di un acceleratore Vital Beam della ditta Varian, seguito da quello del TC-simulatore nel 2023 (in grado di fornire immagini che consentono di identificare il bersaglio in modo sempre più preciso) e del nuovo sistema di pianificazione dei piani di trattamento, che gestisce gli acceleratori e più in generale il percorso radioterapico, permettendo una cura del paziente di elevata qualità.
L’acceleratore è stato inaugurato alla presenza di: Stefania Proietti, presidente Regione Umbria; Nicola Nardella, direttore generale Usl Umbria 1; Silvio Pasqui, direttore Presidio Ospedaliero Altotevere; Marina Alessandro, direttore Radioterapia Oncologica; Luca Secondi, sindaco di Città di Castello. Presenti anche numerosi sindaci e amministratori di Altotevere e Alto Chiascio, con la consigliera regionale Letizia Michelini.

Ha aperto la conferenza stampa il direttore generale Nardella che ha sottolineato come con questo nuovo apparecchio “l’ospedale di Città di castello si rafforza nell’ambito patologie oncologiche. Siamo onorati della presenza della Presidente all’inaugurazione, perché sa benissimo quanto sia importante questo Presidio“. La dottoressa Alessandro ha illustrato la dotazione tecnologica del reparto di Radioterapia. “Con questo nuovo apparecchio possiamo effettuare ogni tipo di trattamento radiante e erogare la dose in modo veloce, riducendo i tempi delle sedute“.
La presidente Proietti, ringraziando tutto il personale ospedaliero, ha affermato: “Da ex sindaco so quanto sia importante il ruolo di medici e personale tecnico-sanitario per i nostri cittadini. La Regione non vi lascerà mai soli. Il presidio di Città di Castello è uno dei nostri punti di eccellenza e questo macchinario porterà un valore aggiunto. Ringrazio l’Azienda sanitaria e tutti coloro che hanno lavorato per intercettare i fondi per acquistarlo”. In merito alla situazione sanitaria in generale ha aggiunto: “Siamo in una situazione congiunturale che prevede accantonamenti e tagli, il fondo sanitario di oggi è insufficiente a livello nazionale. Siamo già al lavoro per un nuovo piano sanitario regionale che vede la rete territoriale ed ospedaliera al centro della nostra azione. Cercheremo di fare tutto nel breve tempo possibile”.
Il sindaco di città di Castello Luca Secondi ha espresso piena condivisione e soddisfazione per il fatto che si investa sull’ospedale e sul suo potenziamento: “Abbiamo uno dei quattro principali ospedali umbri, punto di riferimento anche dei territori di confine tosco-marchigiani. L’implementazione della tecnologia dovrà essere un primo passo rispetto anche alla necessità di ulteriori investimenti infrastrutturali e a livello di risorse umane”. Il direttore di presidio Pasqui ha rimarcato come “anche la Radioterapia tifernate sia un punto di riferimento e la cura patologia oncologica non ha avuto mai decrementi”. In merito ai lavori in corso, Pasqui ha ricordato che nel 2025 l’ospedale sarà un cantiere aperto.