Ospedale Foligno, Barbetti (Pd): "Allarme depotenziamento"

Ospedale Foligno, Barbetti (Pd): “Allarme depotenziamento” | Scatta interrogazione dem

Redazione

Ospedale Foligno, Barbetti (Pd): “Allarme depotenziamento” | Scatta interrogazione dem

Sab, 18/09/2021 - 08:31

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Scatta interrogazione dem su progetti futuri e situazione attuale del presidio sanitario

Allarme per il depotenziamento dell’ospedale di Foligno da parte della consigliera comunale dem Rita Barbetti, che annuncia anche un’interrogazione sul tema da parte del gruppo consiliare del Pd.

Si assiste con grande preoccupazione al depauperamento e depotenziamento progressivi dell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno.
Nel 2018 era stato costruito un accordo funzionale per la collaborazione dei presidi ospedalieri di Foligno e Spoleto, valorizzando anche le strutture di Trevi, Cascia e, alla conclusione della ricostruzione, anche il presidio di Norcia, affinché si rispondesse con efficienza ed efficacia ai bisogni di salute della comunità
“, ricorda Barbetti sottolineando come, nel presidio folignate ormai mancano “i primari del reparto di Cardiologia, Oculistica, Ortopedia, Rianimazione, Nefrologia, Anatomia patologica, Gastroenterologia, Ginecologia. In tutti questi reparti sono presenti medici facenti funzioni, tranne in Ginecologia dove è operante un primario dell’Ospedale di Spoleto; la carenza riguarda da quasi due anni circa il 50% delle strutture complesse del presidio, con un inevitabile arretramento di questo e riduzione delle prestazioni”.

Liste d’attesa troppo lunghe

Sotto osservazione anche la politica legata al personale, definita “fallimentare“. “Continuano pensionamenti e licenziamenti volontari, per trasferimenti in strutture più attrattive dal punto di vista professionale, senza che peraltro si attivino prontamente le sostituzioni. Tutto ciò comporta inevitabilmente un aggravio dei servizi sul personale dipendente rimasto, già molto provato dall’emergenza Covid. Si assiste inoltre ad un allungamento delle liste di attesa delle varie prestazioni diagnostiche, oramai da tempo in alcuni casi non vengono fissati appuntamenti per chiusure anche delle liste di attesa“.

“Attività chirurgica lontana dallo standard”

Barbetti punta l’attenzione sull’attività chirurgica, “lontana dal suo standard precovid, la mancanza di anestesiti non consente a breve un recupero di una pur minima normalità. Rimane chiuso il servizio di preospedalizzazione, il trattamento delle patologie chirurgiche non oncologiche è in affanno. Manca una visione di futuro dell’ospedale e della riorganizzazione complessiva dell’azienda. È stato smantellato il reparto maxillo-facciale, non mantenendo quelle prestazioni fondamentali di base che si potevano svolgere nel nostro ospedale e gli interventi più complessi che avvenivano con la collaborazione delle aziende ospedaliere di Perugia e Terni, con cui erano in vigore contratti Inter-aziendali. È diffuso sui social un grido ripetuto d’allarme del padre di un ragazzo con disabilità che avrebbe un bisogno estremo di queste prestazioni“.

Mancata partenza delle Aft

Allarme dalla consigliera Barbetti anche per la mancata partenza delle “Aggregazioni funzionali territoriali“, ovvero gruppi di medici di medicina generale che dovevano garantire la continuità assistenziale ininterrotta per ridurre accessi impropri al pronto soccorso. “Si stanno dirottando a Terni molti servizi centralizzati, a discapito di Foligno e Spoleto, dove venivano in passato svolti in una logica distributiva delle attività. Tali servizi a Foligno erano ubicati al centro “Le scale”. Sono stati inspiegabilmente bloccati tutti gli investimenti di adeguamento e rinnovo tecnologico già programmati e finanziati nell’Ospedale, da ultimi l’allargamento e riorganizzazione del pronto soccorso e la sostituzione della pet tac ormai oltremodo obsoleta.
È apparsa recentemente una nota di confederazioni sindacali che denunciava addirittura la mancanza nel nostro ospedale di aste per le flebo e sponde per i letti
“.

La sanità privata

Intanto chi ha necessità di esami diagnostici in tempi compatibili con le patologie paga profumatamente le prestazioni di strutture private oppure aspetta rassegnato che il quadro clinico peggiori, a volte irrimediabilmente. Foligno si deve mobilitare per difendere un ospedale che da eccellenza sta scivolando verso il declino. La salute è di tutti e deve essere per tutti“.

L’interrogazione

La consigliera Barbetti annuncia anche una interrogazione “per chiedere come si intende porre rimedio a tutto ciò e realizzare il progetto del polo unico per gli ospedali di Foligno e Spoleto con l’integrazione dei presidi di Norcia, Cascia e Trevi“.

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