Dopo il debutto, lo scorso anno, nel Global Greening l’evento internazionale promosso da Turismo Irlandese, anche quest’anno – Sabato 17 marzo (festa di San Patrizio) – il Pozzo di San Patrizio di Orvieto partecipa alla 9^ edizione dell’evento celebrativo del Saint Patrick’s Day. Lo fa con un ricco programma di appuntamenti anticipati ed illustrati dall’Assessore alla Cultura del Comune.
“Al tempo in cui san Patrizio (vissuto nel V secolo) evangelizzava senza grande successo i recalcitranti irlandesi, cercando di convertirli con la paura dell’Inferno e la seduzione del Paradiso, Gesù gli mostrò in un luogo deserto una cavità rotonda e oscura, e gli disse che se qualcuno animato da un vero spirito di penitenza e di fede vi avesse trascorso una notte e un giorno sarebbe stato purgato di tutti i suoi peccati e avrebbe potuto vedere le torture dei cattivi e le gioie dei buoni. San Patrizio si affrettò a costruire una chiesa a fianco della cavità… a far circondare la fossa con un muro e a chiuderlo con una porta… Il luogo fu chiamato purgatorio”.
Questa vicenda così sintetizzata da Jacques Le Goff, storico tra i più grandi nello studio della società occidentale del Medioevo – fa sapere l’Assessore – ha avuto un ruolo essenziale nella storia di quella che egli delineò come La nascita del Purgatorio (suo libro del 1981): il “terzo luogo”, come poi lo chiamò Lutero, che non compare nelle Scritture, si affaccia nella storia della cristianità nella seconda metà del XII secolo, nel momento della fioritura pre-umanistica dell’Occidente medievale, per diffondersi poi rapidamente nel secolo successivo con una tradizione che giunge fino all’epoca moderna.
Come si lega il pozzo di Orvieto, originariamente chiamato “pozzo della Rocca”, a questa tradizione? Quando e perché la sua storia si intreccia a quella del santo irlandese e di una della grandi “invenzioni” del Medioevo?
Sono domande opportune e naturali per chi viene a Orvieto per visitare il Pozzo di San Patrizio, pendant turistico del Duomo e meraviglia tra le meraviglie della città. Ma anche per chi è cittadino di Orvieto e, inconfessabilmente, vive con questa curiosità non del tutto soddisfatta.
E’ a tutti loro, quindi a tutti noi, non solo agli specialisti o agli “addetti ai lavori”, che è rivolto e dedicato l’incontro di studio che si terrà sabato 17 marzo prossimo – festa di San Patrizio – a Palazzo Soliano presso la prestigiosa sala del Museo Emilio Greco nel MODO.
E’ un’occasione particolare nella quale è stato chiesto a grandi studiosi, ma anche grandi divulgatori, come Agostino Paravicini Bagliani e Franco Cardini di aiutare il pubblico ad entrare nella “grande storia”. Così come a Giovanni Paolo Maggioni, Paolo Taviani e Roberto Tinti autori del libro Il Purgatorio di San Patrizio – in uscita proprio per la festa del santo per le edizioni SISMEL, il compito di guidare i contemporanei, come moderni pellegrini, dalle oscure profondità del Medioevo alla consapevolezza dell’identità più attuale.
Dopo l’incontro, il programma della giornata prevede tre diversi momenti di spettacolo originali e suggestivi.
Alle ore 18.00 all’interno del Pozzo di San Patrizio il concerto d’arpa celtica di Vincenzo Zitello.
Per motivi di sicurezza l’accesso sarà consentito soltanto ai primi 100 appassionati che acquisteranno il biglietto. Per tutti gli altri, il concerto sarà godibile in streaming (prossimamente saranno comunicati gli indirizzi).
A seguire, lo spettacolo del Global Greening che accenderà di verde il pozzo orvietano in onore del santo patrono d’Irlanda e in collegamento con centinaia di città in tutto il mondo.
Alle 21.00, per la prima volta a Orvieto nel Teatro Mancinelli, la sorpresa di una “Notte irlandese” con Gens d’Ys di Umberto Crespi e la speciale partecipazione dell’arpa di Vincenzo Zitello.
Prima dello spettacolo, nel foyer del teatro il brindisi festoso e le eccellenze dei produttori di Terre d’Orvieto saranno offerte – a chilometro e a costo zero – al pubblico di questo evento davvero unico.
Il programma della Festa di San Patrizio è promosso dal Comune di Orvieto / Assessorato alla Cultura, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Irlanda in Italia, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, la partecipazione dell’Associazione FotoAmaOrvieto e delle Guide Regionali dell’Umbria, e la collaborazione dell’Associazione “Orvieto per tutti”, dell’Associazione TEMA e di Sistema Museo.