Luca Biribanti
Amianto, solventi, vernici, e altro materiale solido che è ancora sottoposto agli studi di laboratorio; questi gli elementi scoperti dal Corpo Forestale di Terni all'interno di un capannone di una superficie di 5mila mq. nella zona di Orvieto. Il posto era diventato ormai una vera e propria discarica a cielo aperto, tanto che, quando gli agenti sono arrivati, hanno trovato un'aria insalubre e irrespirabile. I recipienti infatti, accatastati e ormai logori, non chiudevano più ermeticamente i prodotti contenuti; la parte volatile degli stessi, altamente tossica, esalava sostanze assai nocive e pericolose per la salute. Visto lo stato di avanzato degrado dei contenitori, gli agenti ritengono che il materiale possa prevenire da un'altra discarica, pertanto si indaga sull'esistenza di altre potenziali aree contaminate dai prodotti chimici. In particolare a destare preoccupazione è la possibile contaminazione del terreno, visto che il quantitativo di rifiuti ammonta a circa 80 metri cubi, sistemati su bancali e in bigbags. La Forestale non esclude che ci si possa trovare davanti a un vero e proprio traffico illecito di rifiuti e indaga a tutto campo per cercare di individuare i responsabili che ora rischiamo l'arresto fino a 2 anni di reclusione e una multa fino a 26mila euro.
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