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Orti urbani, cambia regolamento | Assegnazione anche a fini di lucro

Redazione

Orti urbani, cambia regolamento | Assegnazione anche a fini di lucro

Finora concesse 11 aree su 50 e solo 3 effettivamente coltivate, in Commissione approvate modifiche al regolamento: presto un nuovo bando pubblico
Mar, 02/07/2019 - 10:31

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Gli orti comunali di Terni potranno essere gestiti anche a fini di lucro. Nella sua ultima seduta, infatti, la Seconda commissione consiliare ha votato la proposta degli emendamenti al regolamento per la conduzione e gestione degli orti urbani, che regola l’affidamento di aree di proprietà comunale da destinarsi alla coltivazione di prodotti agricoli a titolo gratuito quale servizio al cittadino, presentata dai consiglieri di maggioranza.

Il Regolamento attualmente vigente non prevede attività di lucro in quanto nasce all’interno di un contesto che sposa il principio di collaborazione e di sostentamento all’economia familiare, quindi come sostentamento accessorio. Alla attuazione del regolamento ha fatto seguito la realizzazione di un bando pubblico in cui sono state messe a disposizione circa 50 aree. Di queste solo 11 sono state concesse in base ad una graduatoria e di queste solo 3 effettivamente messe a regime di coltivazione. Le restanti aree sono quindi rimaste inutilizzate, incolte e non manutentate.

A fronte di una attenta analisi sulle ragioni della mancata risposta da parte dei cittadini al bando è stata valutata, dai consiglieri proponenti, la possibilità di effettuare attività di lucro per promuovere gli orti e trarre un possibile guadagno dalla coltivazione di questi terreni. E’ stata presa in esame anche le necessità di modificare aspetti non più attuali rispetto alla stesura del regolamento, viste anche le criticità legate alla offerte di lavoro per i giovani. Verrà quindi realizzato un nuovo bando pubblico per l’assegnazione di questi spazi verdi non più con finalità sociali ma con finalità imprenditoriali. La concessione sarà aumentata da uno a tre anni, e saranno rivisti i criteri di assegnazione in favore dei giovani per favorire la giovane imprenditoria locale. Sarà normata sia la vendita dei prodotti coltivati, l’affitto del terreno allo scadere del terzo anno, la valutazione di un progetto sperimentale. L’orientamento adottato è quello di favorire la fascia giovanile di un settore in crescita in altri luoghi. Sono stati presi anche contatti con aziende che utilizzano materie biologiche che potrebbero essere interessate a questa filiera.

“Finalmente il progetto orti urbani fa parlare di sé dopo essere finito nel dimenticatoio per anni – è il commento della consigliera comunale della Lega Monia Santini – la realizzazione di orti urbani non è certo un’invenzione né della presente né della passata amministrazione, dato che i primi orti urbani, i Kleingarten tedeschi, nascono nel corso del XIX secolo con finalità prettamente sociali e si calano ai giorni nostri con le stesse finalità alla luce della disamina delle nuove povertà e della situazione di enorme degrado e disagio sociale. La grande piccola rivoluzione implicita negli emendamenti presentati dalla sottoscritta è fondamentalmente quella di introdurre lo scopo di lucro aprendo le porte alla piccola imprenditoria giovanile che  verrà agevolata nello start up con l’essere esentati da qualsiasi pagamento di affitto per tre anni, anni necessari ad iniziare un’attività e ad investire anche economicamente su di essa. Grande subbuglio in commissione con l’approvazione unanime dell’opposizione che, nella persona del consigliere Filipponi, ha a suo tempo  contribuito alla produzione del vecchio regolamento ma ha accolto con favore gli emendamenti proposti. Il progetto Orti Urbani ora potrà essere una concreta possibilità di aiuto pratico ed economico che l’amministrazione comunale darà a coloro che, sia per motivi di indigenza che di passione, vorranno investire nell’agricoltura. Una attività che, sia per necessità ma anche per riscoperto interesse, viene ogni giorno di più vista dai giovani come una possibilità di futuro. Massima attenzione – conclude la consigliera –  dovrà venire posta alla comunicazione dell’iniziativa in quanto di certo, visti i risultati meno che esigui, precedentemente non le è stato dato il giusto peso e lustro”.

(foto di repertorio)

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