Luca Biribanti
È scattato venerdì scorso l'arresto per un impiegato ternano, 35enne esperto di arti maziali, che per 2 anni aveva pesantemente picchiato e vessato il figlio di 10 anni della sua convivente. Nella convalida dell'arresto eseguito dai Carabinieri, il gip di Terni, Maurizio Santoloci ha spiegato che si tratta di “forme di violenza aberranti e tribali”, un vera e propria tortura fisica e psicologica alle quali l'uomo sottoponeva il ragazzino, costringendolo al silenzio con la minaccia di nuove percosse. Dopo l'ennesimo episodio di violenza, 2 settimane fa, il bambino ha trovato il coraggio di confessare alla madre e alla zia ciò che stava accadendo e le 2 donne si sono subito rivolte ai militari per chiedere aiuto. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore, Elisabetta Massini, hanno permesso ai militari di cogliere in flagranza di reato l'aguzzino del bimbo; proprio venerdì scorso i Carabinieri, infiltrati nella 'casa degli orrori' con telecamere e microfoni, hanno sorpreso l'uomo che, dopo essersi diretto verso il letto del piccolo, ha iniziato a picchiarlo selvaggiamente. i militari appostati appena sotto la villetta di Borgo Rivo, sono subito intervenuti per bloccare che l'uomo che alla vista dei Carabinieri si è messo in posizione di combttimento. Il bambino si trova ricoverato sotto shock e con traumi da percosse presso l'ospedale Santa Maria di Terni, mentre per l'uomo si sono aperte le porte del carcere di Vocabolo Sabbione.
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Orrore e violenza in famiglia: impiegato prende a botte bimbo di 10 anni, figlio della convivente
Mar, 16/08/2011 - 13:34