Indubbiamente non sempre le regole vengono rispettate. Neanche da quei giornalisti che sembrano dimeticare quanto richiamato anche nella “Carta dei doveri”. Pochi casi, forse, ma che rischiano di danneggiare la categoria. E così il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, presieduto da Dante Ciliani, si è riunito nei giorni scorsi deliberando una nota che è arrivata a tutte le principali redazioni. Più che una nota, un monito rivolto ai cronisti ma anche ai responsabili delle testate. Il fenomeno sembra abbastaza circoscritto, anche se non mancano segnalazioni di ‘casi’ definiti eclatanti persino tra gli stessi cronisti. Ecco il testo della nota approvata dal Consiglio nella seduta del 21 gennaio “Si richiamano tutti gli iscritti all’osservanza delle regole deontologiche della professione, con particolare riferimento al principio di terzietà dell'informazione. Tale norma ha un valore cogente e costituisce uno dei pilastri del giornalismo, tanto più importante in quanto “visibile” all'esterno, quindi capace di influenzare il giudizio sociale nel riguardi dei giornalisti stessi. Gli addetti dell'informazione operanti presso enti e aziende, pubblici o meno, sono chiamati, nell'ambito delle loro collaborazioni con le varie testate, siano esse della carta stampata, on-line o emittenti televisive e/o radiofoniche, ad evitare tassativamente di essere parte attiva nella elaborazione di notizie e servizi relativi agli enti dai quali dipendono, in qualsiasi veste e di qualsiasi natura sia il rapporto di lavoro o collaborazione che li lega ad essi. Gli addetti ad uffici stampa, anche se costituiti temporaneamente per assolvere al compito di fornire informazioni riferite ad una specifica manifestazione (eventi, appuntamenti sportivi o politici e quant'altro), sono tassativamente chiamati ad evitare l’utilizzo di tale circostanza per produrre articoli e servizi in ordine alla stessa manifestazione nell'ambito delle proprie collaborazioni con le testate. Rispetto alla notizia l'operatore dell'informazione deve necessariamente essere, sempre e comunque, una parte terza, priva cioè di qualsiasi collegamento o interesse, diretto o indiretto, tanto più se economico, con l'oggetto stesso della notizia. Il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria, chiede ai responsabili delle redazioni di estendere a tutti i giornalisti tali indicazioni, ricordando che continuerà a vigilare sull'osservanza di regole riproposte anche dalla Carta dei doveri del giornalista”.
Aggiornata 5 febbraio h. 19.35