Sarebbe stato un operaio, durante i lavori di ristrutturazione di una casa a Scheggino, ad aver provocato lo sversamento di circa 100 litri di gasolio sul terreno e al di sotto, fino a finiere nel canale Fiumarella. L’inquinamento di un’area di circa 150-200 mq è stato scoperto dopo che appunto in diversi hanno notato che il canale che attraversa Valcasana e poi il centro abitato, affluente del fiume Nera, presentava una patina oleosa al di sopra.
Sono quindi scattati i controlli dei carabinieri Forestali della stazione di Sant’Anatolia di Narco. Sul luogo è intervenuto anche l’agente della polizia locale e il personale di Arpa Umbria per effettuare i campionamenti. Riscontrata la presenza di gasolio, si è fatta ontervenire prontamente sul posto una ditta specializzata per posizionare le barriere oleo-assorbenti galleggianti.
A seguito delle indagini dei forestali, è stato accertato che il gasolio presente sul suolo e nel suolo, nonché nelle acque sotterranee e superficiali, si trovava in una cisterna di un’abitazione in fase di ristrutturazione, e un operaio, durante i lavori, aveva reciso le tubature causando la fuoriuscita del liquido che infiltrandosi nel terreno aveva poi raggiunto il canale formando la classica iridescenza sulla superfice delle stesse. Dalle verifiche, con relativo campionamento delle acque per le successive analisi di rito, è stato stimato uno sversamento approssimativo di 100 litri di gasolio che hanno interessato un’area di circa 150/200mq.
È stata poi realizzata, con l’utilizzo di un escavatore, una trincea profonda oltre 1 metro e lunga circa 6 metri parallela all’argine della Fiumarella, con lo scopo di individuare e mitigare gli idrocarburi prima che raggiungessero le acque superficiali e facilitare la relativa bonifica. Contestualmente è stata emessa, da parte del sindaco di Scheggino Fabio Dottori, un’apposita ordinanza sindacale contingibile e urgente di divieto di captazione ed uso a qualsiasi scopo dell’acqua del canale.
L’operaio e il titolare della ditta sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Spoleto per immissione di rifiuti pericolosi allo stato liquido nelle acque sotterranee e superficiali e abbandono e deposito incontrollato di rifiuti pericolosi.