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Omicidio volontario, si aggiunge l'aggravante della premeditazione per l'uomo che ha cercato di dare fuoco alla moglie

Redazione

Omicidio volontario, si aggiunge l'aggravante della premeditazione per l'uomo che ha cercato di dare fuoco alla moglie

Gio, 28/07/2011 - 18:00

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Luca Biribanti
Si aggiunge anche la premeditazione al capo di accusa di omicidio volontario, con cui L.B, 41enne è stato arrestato ieri dai Carabinieri di Orvieto per aver cercato di uccidere la moglie dandole fuoco, dopo averla cosparsa di benzina. La coppia infatti aveva, nella mattinata di ieri, un appuntamento con un avvocato di Todi per la produzione dei documenti di separazione, ma l'uomo non aveva alcuna intenzione di concedere il divorzio alla moglie, tanto che avrebbe confessato ai militari di 'escogitare da tempo un piano per farle del male'. E così ha fatto. Prima della partenza per Todi, L.B. è uscito di buon mattino da solo con una tanica che ha riempito con 5 litri di carburante. Poi è tornato a prendere la moglie per recarsi, insieme, dall'avvocato. Lungo la strada, l'ennesimo violento litigio; l'uomo devia per Baschi, ferma la macchina e inizia a immobilizzare la moglie. Il raptus induce l'uomo a svuotare la tanica con i 5 litri di benzina sulla moglie e ad appiccare il fuoco. In un attimo il corpo della donna viene avvolto dalle fiamme, così come l'auto della coppia. R.S., le generalità della donna, riesce a liberarsi dal suo aguzzino e comincia a correre nella campagna circostante per circa 600 metri. A pochi passi da un campo, la fortuna ha voluto che ci fosse un'ex agente della guardia di finanza, che stava lavando su di un trattore il proprio terreno. Alla vista della donna l'uomo si è subito precipitato verso di lei per soccorrerla, utilizzando una coperta di fortuna per spegnere le fiamme che nel frattempo avevano già ridotto in condizioni disperate R.S.. Intanto l'uomo, abbandonata l'auto in fiamme e ridotta a uno scheletro di lamiere, aveva cercato di rincorrere la donna, ma dopo pochi metri ha desistito decidendo, invece, di telefonare ai Carabinieri: “Ho dato fuoco a mia moglie perchè non mi voleva più bene”. Queste le agghiaccianti parole ricevute dal centralino del 112 che ha subito inviato sul posto un'autopattuglia. I militari hanno trovato l'uomo in piedi, davanti al corpo, steso a terra e reso irriconoscibile dalle fiamme, della moglie. Il compito più difficile per i Carabinieri è stato quello di informare i 3 figli della coppia, tutti minorenni, che erano rimasti nella loro casa di Foligno. I militari hanno accompagnato i ragazzi in caserma dove sono stati accolti dal personale dei servizi sociali a cui sono temporaneamente affidati. Spesso i minori assistevano alle liti dei genitori: la mamma casalinga e il papà titolare di una piccola ditta di manufatture artigianali che negli ultimi tempi non riusciva più a far fronte alla crisi economica. La donna si trova tuttora ricoverata al Sant'Eugenio di Roma in gravissime condizioni, in lotta tra la vita e la morte. L'uomo, arrestato con l'accusa di omicidio volontario premeditato, è in attesa della convalida del fermo.
© Riproduzione riservata

(pubblicato ore 13,31- modificato ore 18,00)

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