OMICIDIO DI VIA DEI GESUITI: CONDANNATO A 12 ANNI L'UCCISORE DEL MOLDAVO DENIS TITOV - Tuttoggi.info

OMICIDIO DI VIA DEI GESUITI: CONDANNATO A 12 ANNI L'UCCISORE DEL MOLDAVO DENIS TITOV

Redazione

OMICIDIO DI VIA DEI GESUITI: CONDANNATO A 12 ANNI L'UCCISORE DEL MOLDAVO DENIS TITOV

Mer, 30/04/2008 - 00:35

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Diciotto anni di carcere, ridotti a dodici grazie ad uno sconto di pena. È quanto dovrà scontare Roman Varyshko (nella foto), l'ucraino condannato dal tribunale di Spoleto per l'omicidio del trentaduenne moldavo Denis Titov. Per Mykhaylo Ravlyuk, lo straniero accusato di favoreggiamento, si deciderà nel corso del processo che si aprirà dopo il rinvio a giudizio deciso questa sera.

È stato quindi assicurato alla giustizia l'omicida d Denis Titov, il giovane picchiato a morte all'interno dell'abitazione di via dei Gesuiti in cui viveva insieme ai due ucraini. L'episodio era avvenuto a novembre ed aveva creato timori ed allarme sicurezza in città, principalmente nel centro storico. Si chiude qui quindi davanti al giudice per le udienze preliminari il processo a carico dell'omicida Roman Varyshko, che avvalendosi del rito abbreviato ha comunque usufruito dello sconto di un terzo della pena, per cui la Procura aveva chiesto 18 anni di detenzione. Dovrà scontare in carcere quindi 12 anni. Ancora tutta da accertare invece l'effettiva responsabilità per favoreggiamento in omicidio dell'altro ucraino, Mykhaylo Ravlyuk, rinviato a giudizio.

Ed a proposito di violenze in casa, in tribunale si è parlato di quelle perpetrate verso una spoletina da parte di suo marito (poi divenuto ex). L'uomo secondo l'accusa avrebbe picchiato a sangue la donna, rompendole il setto nasale ed arrivando a minacciarla di morte con un coltello. In tribunale è stata ascoltata la stessa donna, che ha raccontato come in oltre vent'anni di matrimonio il marito le avesse vietato di trovarsi un lavoro e perfino di prendere la patente.

Infine nelle aule giudiziarie si è parlato anche del processo che vede imputato l'ex sindaco di Cascia Maurizio Righetti, accusato di aver utilizzato un'area di proprietà del Comune impropriamente, adibendola a discarica di fatto abusiva.

L'accusa, relativa agli accertamenti risalenti al gennaio del 2005, riguarda sia l'attività di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti, sia la realizzazione e la gestione della discarica stessa in eventuale assenza dei permessi previsti.


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