Olimpiadi day 16, pioggia di medaglie "azzurre" nell'ultima giornata ma manca l'oro. Italia chiude ottava il medagliere - Tuttoggi.info

Olimpiadi day 16, pioggia di medaglie “azzurre” nell'ultima giornata ma manca l'oro. Italia chiude ottava il medagliere

Redazione

Olimpiadi day 16, pioggia di medaglie “azzurre” nell'ultima giornata ma manca l'oro. Italia chiude ottava il medagliere

Dom, 12/08/2012 - 19:30

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Cala il sipario sulle 30esime Olimpiadi dell’era moderna. Un’edizione, quella londinese, che ha colpito per la perfezione dell’organizzazione e per gli scenari mozzafiato in cui si sono svolte alcune discipline, oltre che per l’elevatissimo livello tecnico ammirato nelle due settimane di eventi. Questa ultima giornata ha regalato diverse medaglie all’Italia. Purtroppo però non l’oro, sfuggito sia nel pugilato (con polemiche annesse) che nella pallanuoto maschile. Ecco com’è andata.

Ritmica – Sono di bronzo le “farfalle” azzurre. Dopo tre titoli mondiali consecutivi è arrivata anche la medaglia olimpica, a suggellare un quadriennio a dir poco memorabile per la ginnastica ritmica italiana. Merito di Elisa Santoni, Marta Pagnini, Romina Laurito, Andreea Stefanescu, Elisa Bianchi e Anzhelika Savrayuk e della loro allenatrice Emanuela Maccarani. Perfette nella prima rotazione alle 5 palle, le ragazze sono incappate in un errore nel secondo esercizio, quello ai 3 nastri e 2 cerchi, che ha permesso alla Bielorussia di sopravanzarle nella classifica generale, anche se di pochissimo (55,500 contro 55,450). La medaglia d’oro è andata alla Russia, che ha ottenuto il miglior punteggio di ogni rotazione.

La gioia di Settimi – A Tuttoggi.info è arrivato il commento del consigliere nazionale di Federginnastica Roberto Settimi, che ha seguito la squadra in quel di Londra. “Una medaglia fantastica, importantissima per tutto il movimento”, ha detto. “C’è un pizzico rammarico per quei 5 centesimi di punto che ci hanno separato dall’argento, ma alle ragazze non si può rimproverare nulla. Hanno commesso un piccolo errore dopo tanto tempo che non ne commettevano, non si sono perse d’animo ed hanno portato a termine l’esercizio senza cali di concentrazione; davvero brave”. Ad attendere le farfalle all’uscita dal palazzetto c’erano oltre 300 italiani festanti. “E’ stato bellissimo essere accolti da centinaia di nostri connazionali che volevano festeggiare la medaglia insieme a noi – ha sottolineato Settimi – segno che tanta gente si è affezionata a questa grande squadra”. In ultimo, un pensiero alla città di Spoleto. “Andreea Stefanescu si sente spoletina al centro per cento – ha detto Settimi – questa medaglia è anche per la sua città”.

Pallanuoto – L’ultima speranza per un oro veniva dal settebello di Sandro Campagna, in finale con la Croazia di Ratko Rudic. Anche in questo caso però ci siamo dovuti accontentare di una medaglia d’argento. Il 2-0 iniziale firmato Gallo e Felugo ha illuso, poi la Croazia è salita in cattedra blindando la porta e gestendo al meglio le azioni d’attacco. Gli azzurri non sono riusciti a segnare per due interi periodi di gioco, mentre i croati hanno bucato a ripetizione Stefano Tempesti, apparso meno ispirato del solito (8-6 il punteggio finale). La Croazia ha conquistato meritatamente l’oro ma l’Italia, dal canto suo, ha ancora una volta dimostrato di saper giocare a pallanuoto come poche altre squadre al mondo.

Boxe – E’ un argento che sa di beffa quello del supermassimo Roberto Cammarelle. Il pugile azzurro ha disputato un grande match contro il britannico Joshua, dominando primo e secondo round e incassando qualche colpo “pesante” solo nel terzo. Nonostante questo i giudici si sono espressi per la parità (18 a 18), concedendo poi la preferenza al pugile di casa. La sensazione è che se l’avversario di Cammarelle non fosse stato britannico nessun giudice avrebbe tolto la vittoria all’azzurro. L’argento di oggi fa il paio con quello conquistato ieri sera da Russo. Ci ha provato Clemente, ma semplicemente l’ucraino Usyk (campione in carica) ne aveva più di lui. Comunque bravo “Tatanka”, che ha confermato l’argento conquistato quattro anni fa a Pechino. Il pugile di Marcianise aveva illuso i tifosi vincendo il primo round per 3-1, ma nelle successive riprese ha dovuto subire l’inesorabile ritorno dell’ucraino. 7-5 e 6-3 i parziali degli ultimi 2 round, per un 14-11 complessivo certamente meritato da Usyk, ma che comunque non fa passare il secondo piano la straordinaria olimpiade di Vincenzo Russo.

Volley – La nazionale di Mauro Berruto è medaglia di bronzo. Ottima la partita disputata stamani contro la Bulgaria, che nella fase a gironi ci aveva rifilato un secco 3-0. Attenti in difesa, precisi in attacco e straripanti in battuta gli azzurri hanno chiuso la pratica in quattro set (25-19, 23-25, 25-22, 25-21 i parziali). Su tutti, ancora una volta, il capitano Cristian Savani, capace di realizzare ben 7 ace nei suoi 23 punti complessivi. Pur dovendo rimandare di almeno altri 4 anni l’appuntamento con l’oro olimpico, l’Italia ha comunque dimostrato di essere tra le tre squadre più forti al mondo. Per la cronaca, la medaglia d’oro è andata alla Russia, autrice in finale di una straordinaria rimonta sul Brasile. Sotto 2-0, Tetiukin e compagni sono stati capaci di rimontare e vincere 15-9 al tie break.

Taekwondo – Due soli rappresentanti, altrettante medaglie. Dopo il bronzo di Mauro Sarmiento l’oro di Carlo Molfetta. Fantastico il torneo del 28enne di Mesagne, che gareggiando nella categoria “over 80 kg” (i supermassimi della boxe) ha dovuto affrontare i giganti della specialità. Lui, alto “solo” 183 cm, li ha messi a sedere tutti, dando un saggio di come tecnica e cuore possano far passare in secondo piano lo strapotere fisico. La finale di ieri sera contro il gabonese Anthony Obame è stata soffertissima. Molfetta ha recuperato uno svantaggio di 5 punti nel terzo round portandosi sul 9 pari. Dopo il minuto di “golden point” terminato senza colpi a segno da ambo le parti sono stati i giudici a decretare la vittoria del lottatore azzurro per superiorità. E’ un oro storico per l’Italia, il primo in questa disciplina. Ma l’argento vinto dal Gabon è forse ancor più significativo: è la prima medaglia olimpica nell’intera storia del paese centrafricano.

Mountain Bike – Il bronzo più sfortunato della storia della mountain bike è quello conquistato oggi da Marco Aurelio Fontana. Il ciclista azzurro, quinto all’Olimpiade di Pechino, è entrato subito nella fuga buona insieme al ceco Kulhavy e lo svizzero Schurter, ma a metà dell’ultimo giro ha perso il sellino ed è stato costretto a terminare la gara sui pedali. Impossibile in quelle condizioni non perdere contatto con i compagni di fuga. Per fortuna, il consistente vantaggio accumulato sugli inseguitori gli ha permesso di non essere raggiunto e di tagliare terzo il traguardo con un ritardo di 15 secondi dai battistrada. L'altro italiano in gara, Gerhard Kerschbaumer, ha chiuso al 13° posto.

Il personaggio – Nessun dubbio su chi sia stato il vero personaggio di questi giochi olimpici. Nessuno come Usain Bolt è stato in grado di regalare emozioni a tifosi e appassionati. Non Michael Phelps, che pure è diventato l’olimpionico più medagliato di sempre. Non il pistard Chris Hoy, che ha fatto esultare tutta la Gran Bretagna con le due medaglie d’oro conquistate al velodromo londinese. Né le stelle NBA del Team USA, che hanno schiantato uno dopo l’altro tutti gli avversari sul proprio cammino. Usain Bolt è il vero mito di Londra 2012. Per le sue mostruose prestazioni, certo, ma anche per il suo modo di porsi di fronte alle telecamere, di festeggiare le vittorie, di essere istrione senza risultare eccessivo o antipatico. Nei fatti, il 26enne velocista giamaicano, diventato il primo uomo al mondo a difendere il titolo olimpico sia nei 100 che nei 200 metri, ha incantato il mondo intero. L’ultimo siparietto si è consumato ieri sera dopo la vittoria della sua Giamaica (con record del mondo frantumato) nella staffetta 4×100, quando Usain ha dovuto quasi “pregare” l’inflessibile giudice di gara per potersi portare a casa il testimone. C’è da scommettere che il comitato organizzatore di Rio 2016 stia già pregando che Bolt non decida di ritirarsi.

Medagliere – Il medagliere dell’Italia sembra la fotocopia di quello di Pechino 2008, se non fosse per un bronzo in più. 8 ori, 9 argenti, 11 bronzi, per un totale di 28 medaglie, e ottava posizione assoluta. Gran Bretagna, Russia, Germania e Francia sono i paesi europei che hanno fatto meglio di noi. Al primo posto si sono Piazzati gli Stati Uniti, con ben 104 medaglie, seguiti dalla Cina con 87 e propria dalla Gran Bretagna con 65.

Jacopo Brugalossi

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