Via libera alla progettazione dei primi 7 km del Nodino di Perugia, la variante da Collestrada a Corciano per superare gli ingorghi delle attuali gallerie del Raccordo.
Il Ministero delle Infrastrutture e trasporti, ha annunciato l’assessore regionale Enrico Melasecche, ha accolto la richiesta della Regione Umbria ed ha autorizzato l’Anas a redigere il progetto definitivo del cosiddetto Nodino di Perugia e cioè il tratto di strada che costituisce parte dell’itinerario Nodo di Perugia (Corciano-Madonna del Piano-Collestrada), a suo tempo inserito tra le opere di Legge Obiettivo.
L’iter del progetto per il Nodino
Un progetto, quello relativo al tratto Collestrada – Madonna del Piano, approvato dall’Anas già nel 2003. Poi inserito quale opera complementare nell’ambito del project financing della Orte-Mestre, senza successo. Oggi l’opera viene individuata come strategica dalla Regione, al fine di risolvere il grave problema infrastrutturale del tratto di E45. Il Ministero, accogliendo la richiesta, con nota del giugno 2020 ha espresso il proprio assenso alla sua progettazione da parte di Anas a valere sul fondo progettazione del Contratto di Programma tra Anas – MIT nonostante lo stesso fosse ormai da tempo non più inserito nel medesimo contratto.
“Con le disposizioni governative del luglio 2020 a seguito dell’emergenza sanitaria – ha spiegato Melasecche – sono state assegnate risorse per la progettazione dell’intervento che realizza una variante alla E45 nel tratto tra la località Madonna del Piano, nei pressi dello svincolo di Montebello, e lo svincolo di Collestrada, per uno sviluppo complessivo di circa 7 km”.
Le opere del Nodino
Le opere principali che costituiscono l’intervento sono una galleria naturale per uno sviluppo di circa 1,2 km; una galleria artificiale come da prescrizioni e richieste CTVIA in ambito Collestrada di circa 800 m e un viadotto di circa 400 m sul Fiume Tevere, oltre alla realizzazione dei due svincoli di inizio e termine dell’intervento. L’intervento interessa i comuni di Perugia e Torgiano, con i quali sono in corso confronti di dettaglio rispetto all’approvazione avvenuta a suo tempo dei rispettivi Prg.
Per il tratto Madonna del Piano-Collestrada, comunque già funzionale, il nuovo tracciato riduce la lunghezza degli itinerari sulla E45 di circa 1 km, decongestionando il traffico sulla E45 e nell’area urbanizzata in ambito Ponte San Giovanni, migliorando di conseguenza anche le condizioni ambientali.
I costi
Il costo stimato dell’intervento è pari 211 milioni di euro, di cui 150 milioni di lavori. Pur non essendo inserito questo primo stralcio nel Contratto di Programma 2016-2020, il fatto che nella riprogrammazione delle risorse FSC per emergenza COVID operata dalla Cabina di Regia del Ministero della Coesione Territoriale, all’intervento sono stati assegnati 10,5 milioni di euro di risorse FSC utilizzabili per la progettazione definitiva, lascia presagire una elevata probabilità di finanziamento nell’ambito del Contratto di Programma 2021-25 di prossima definizione.
Entro poche settimane – ha aggiunto l’assessore – verrà organizzata una nuova fotogrammetria a distanza di 17 anni dalla precedente per definire con esattezza lo stato dei luoghi interessati al nuovo percorso ed inizieranno le trivellazioni per i necessari sondaggi geologici.
Il progetto definitivo
Sulla base del Preliminare regionale, donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia si procederà nella redazione di un Progetto definitivo con una sezione stradale Tipo B “extraurbana principale”. Sarà redatto dal raggruppamento GPI Ingegneria – Cooprogetti – Engeko – Saim, già impegnato nel produrre con sollecitudine quanto richiesto.
La variante fino a Corciano
Il progetto complessivo prevede che la variante si ricolleghi all’attuale tracciato del Raccordo Perugia – Bettolle all’altezza dello svincolo di Corciano.
Da Madonna del Piano, attraverso due gallerie, sarà realizzato un nuovo svincolo vicino a via Settevalli. Da qui, con altre due gallerie e un viadotto, sotto a San Mariano, si raggiungerà lo svincolo di Corciano.