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Obbligo di mascherine o foulard | La politica ai tempi del Coronavirus

Luca Biribanti

Obbligo di mascherine o foulard | La politica ai tempi del Coronavirus

Polemica sull'ordinanza del sindaco di Terni, Leonardo Latini
Mer, 08/04/2020 - 14:46

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Polemica sull’ordinanza del sindaco di Terni, Leonardo Latini, che, nella giornata di ieri (fino al 13 aprile), ha imposto l’obbligo di mascherine e guanti all’interno dei luoghi pubblici. Nell’ordinanza viene anche specificato “ qualora non sia stato possibile reperirle, altri sistemi di protezione della bocca e del naso quali sciarpe, foulard e simili”.

Ovviamente l’utilizzo di qualsiasi altro dispositivo che non sia certificato è buono soltanto a ‘non prendere la multa’, ma non ha alcun valore di protezione per quanto riguarda la limitazione del contagio da Covid-19. Avere bocca e naso schermati da sciarpe o foulard incide più sulla psicologia comune del vedere l’altro protetto, ma nulla a che vedere con fattori di schermatura. E’ evidente che in un momento così delicato si tende a interpretare quanto viene diffuso, a volte anche in modo incontrollato, da varie tesi più o meno scientifiche e si cerchi di tutelare il più possibile la salute pubblica. Capita così che il valore dell’ordinanza del sindaco di centrodestra in quota Lega, Latini, venga sminuita dalla ‘collega’ di coalizione e governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei.

Critiche

La prima critica arrivata al provvedimento è di carattere pratico e riguarda l’approvvigionamento dei dispositivi che, al momento, sono praticamente introvabili (o venduti a prezzi maggiorati) e chi è riuscito a procurarsi il prezioso oggetto, spesso, lo utilizza in modo errato, creando rischi inconsapevoli per la propria salute (qualcuno cerca di ‘riciclare’ con metodi fai da te dispositivi che invece sono monouso e che potrebbero, alla lunga, diventare ricettacolo di batteri).

Secondo quanto riferito dal Comune di Terni: “Sono già arrivate 10mila mascherine dall’assessorato alla protezione civile della Regione Umbria, la cui distribuzione è iniziata tramite le associazioni di volontariato che collaborano all’emergenza. Tra oggi e domani, l’assessorato alla protezione civile del Comune di Terni ne attende altre diecimila, che come richiesto dall’assessore Stefano fatale, saranno distribuite in buona parte anche tramite l’Ater e comunque ai cittadini meno abbienti”.

La politica

Una quantità che non soddisfa certo il fabbisogno della popolazione ternana e che ha posto anche un problema politico. Sempre nella giornata di ieri la presidente della Regione, Donatella Tesei, aveva avanzato riserve e perplessità circa l’opportunità di tali ordinanze, specificando: “Non è quella delle mascherine l’emergenza più importante oggi. Anche perché abbiamo assistito a un po’ di spiegazioni non così omogenee di illustri esponenti del mondo scientifico”.

Sulla questione politica è intervenuto il consigliere regionale del M5S Thomas De Luca: “Prendo atto di queste dichiarazioni che di fatto sconfessano l’operato estemporaneo di molti sindaci del centrodestra.
Personalmente ritengo che chi ha oneri di governo non può limitarsi a rilasciare delle dichiarazioni a mezzo stampa di fronte al caos delle ordinanze fai da te che i comuni umbri stanno mettendo in campo. Tanto più che lei stessa mette in dubbio la scientificità di tali provvedimenti.
Per questo mi aspetto azioni coerenti con quanto proferito volte a mettere ordine ed evitare decisioni ambigue che possono compromettere la salute dei cittadini, oltre a creare disagio e assembramenti nei luoghi dove si vendono presidi sanitari.
Inoltre mi sento di sottolineare che la corsa all’acquisto delle mascherine e dei guanti, deve essere pianificato per tutte le varie ricadute che può determinare, in primo luogo quella che in caso di scarsa reperibilità questi presidi diventino indisponibili per tutti quei lavoratori che svolgono mansioni in filiere essenziali.
Soprattutto che ne resti sprovvisto il personale sanitario che a vari livelli opera in prima linea.”

Ecco il testo dell’ordinanza del sindaco di Terni

[…il sindaco ordina] che l’accesso, negli orari di apertura, a esercizi commerciali, uffici pubblici, uffici postali, istituti di credito e in ogni altro luogo chiuso in cui è previsto l’accesso generalizzato di persone nonché sui mezzi di trasporto pubblici, avvenga indossando obbligatoriamente mascherine o, qualora non sia stato possibile reperirle, altri sistemi di protezione della bocca e del naso quali sciarpe, foulard e simili, nonché guanti monouso, qualora non sia possibile effettuare all’ingresso una puntuale disinfezione delle mani, in modo da limitare la contaminazione dell’ambiente, adottando, inoltre, tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere sé stesso e gli altri dal contagio, come l’osservanza la distanza minima di sicurezza.

La presente ordinanza ha decorrenza immediatafino al giorno 13 aprile 2020, salvo diversi termini stabiliti da provvedimenti nazionali relativi al prolungamento delle misure finalizzate a fronteggiare lo stato di emergenza.

Per la violazione del presente provvedimento, ai sensi dell’art. 7-bis del D. Lgs. 267/2000– T.U.E.L., si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 100,00 a Euro 600,00.

Il provvedimento in oggetto, immediatamente esecutivo, è reso noto mediante pubblicazione all’Albo Pretorio on-line del Comune di Terni, ai fini della generale conoscenza.

Viene trasmesso alla Prefettura di Terni, alla Questura di Terni, al Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Terni, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Terni e al Comando Carabinieri Forestali di Terni”.

Uniti per Terni

 “Uniti per Terni – dichiarano in una nota i consiglieri comunali Paola Pincardini, Valdimiro Orsini, Anna Maria Leonelli, Emanuele Fiorini – in queste settimane di emergenza abbiamo fatto sempre prevalere il senso istituzionale, ma di fronte alla vicenda delle mascherine non possiamo tacere. Da giorni siamo martellanti sul fatto che i medici di base per troppo tempo sono stati mandati in prima linea senza alcun dispositivo di protezione. Ora il sindaco di Terni fa un’ordinanza nella quale dice, in sintesi, che le mascherine sono obbligatorie. A parte il fatto che la presidente della Regione si è affrettata a smentire tutti i sindaci che hanno adottato provvedimenti del genere dicendo che le mascherine, in questa fase, in Umbria, non sono una priorità, noi domandiamo al sindaco una cosa molto semplice: ma dove sono le mascherine per tutti i cittadini ternani? Facciamo presente che sindaci  di altri comuni, sia umbri che non, hanno accompagnato ordinanze simili a una distribuzione capillare delle mascherine. In tanti comuni che hanno introdotto l’obbligo, i volontari, per conto del comune, le mascherine le hanno distribuite, A Terni, dove peraltro le mascherine sono pressocché introvabili,  invece si fa l’ordinanza sulle spalle e sul portafoglio dei Ternani. 
Chiediamo al sindaco in maniera sommessa e collaborativa di smetterla di assumere in questi emergenza atteggiamenti da protagonista. Chiediamo che svolga il suo ruolo in stretta collaborazione con l’assessorato regionale alla sanità e con la presidente regionale – peraltro sono tutti dello stesso partito – così come con tutte le istituzioni. Lo abbiamo visto scaricare sulla Us l la vicenda di Ast. Noi continueremo ad offrire la nostra collaborazione ma chiediamo un sindaco sinergico e chiaro: stiamo ancora aspettando che contribuisca alla sicurezza dei medici di base ternani o che pretenda da Ast tutte le misure preventive affinché le maestranze possano assicurare produzioni strategiche ed essenziali per il Paese nella piena sicurezza” .

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