Con la conferenza di questa mattina, la ‘Umbra Cuscinetti' ha voluto rendere pubblica l'importante decisione nell'aver adottato la formula di “azionariato diffuso”, un modello organizzativo con cui ha deciso di aprirsi a nuovi azionisti.
Prima di entrare nel vivo della questione l'amministratore delegato, Valter Baldaccini, ha voluto ripercorrere le varie tappe dell'azienda. “Nel 1972 la FAG Kugelfischer, Schweinfurt (Germania, e la GEPI (Italia) fondano la Umbra Cuscinetti S.p.A. (UCS) per la produzione di cuscinetti a sfera. Nel '78 inizia la prima produzione di viti a circolo di sfere per applicazione aeronautica. Nel 1983, FAG diventa l'unico azionista della società. Nel '93, il sottoscritto insieme a Reno Ortolani acquistiamo il 100% delle azioni. Tra il '96 e il '99, l'UCS acquista nell'ordine Kuhn GmbH in Germania, FM elettromeccanica e Northwest Gear Inc. negli Stati Uniti. Quest'ultima cambia nome e diventa Umbra Cuscinetti Inc. (UCI). Nel 2003 dallo stabilimento nella zona di via Piave, c'è il trasferimento nell'attuale nuova sede (zona industriale della Paciana – Foligno) che può vantare un'area di produzione di 23mila mq, e uno spazio per gli uffici di 5mila mq.Uno degli obiettivi – ha continuato Baldaccini – è di essere per il cliente, il fornitore per eccellenza di viti a sfera, di cuscinetti e di componenti o sistemi destinati a mercati ad alta tecnologia. Ci sono delle linee guida che da sempre la nostra azienda segue, e sono: massimo rispetto per ogni persona; miglioramento continuo; comportamento etico ineccepibile; velocità e qualità dei nostri servizi; spirito di gruppo tra persone informate e motivate. Nel 2007 l'Umbra Group apre ad un fondo di Private Equity per una partecipazione pari al 19,71% e a 10 Menagers per 1,46%. Il 10 luglio 2008 io e Ortolani attraverso le finanziarie di familglia Poliscom Srl e Safin Srl riacquistiamo il 19,71% di Umbra Cuscinetti dal Fondo di Private Equity. Il 27 novembre 2008 – conclude l'amministratore delegato – si realizza il mio sogno di dar vita ad un nuovo modello di relazioni industriali: l'azionariato diffuso”.
In pratica 37 dipendenti interni alla società hanno deciso di investire un capitale di rischio diventando così soci dell'azienda per cui lavorano. Non solo manager, ma anche persone che non ricoprono ruoli dirigenziali.
Da ricordare, l'azienda, che l'anno scorso ha festeggiato il trentacinquesimo anniversario dalla fondazione, conta oltre 900 collaboratori localizzati nella sede umbra di Foligno, in quella americana di Seattle e in quella tedesca di Stoccarda.
(Valentina Ballarani)