Ieri sera (25 ottobre) ha avuto luogo l'Unione comunale Pd, dove si sono analizzati l'esito positivo del voto e i criteri di scelta del prossimo esecutivo | Carletti e Botteghi potrebbero essere riconfermati, chance anche per molti ex consiglieri comunali
Si avvicina, anche se con poche certezze, la composizione della nuova giunta. Ad una settimana dalla vittoria di Luca Secondi, eletto nuovo sindaco di Città di Castello, il Pd tifernate è infatti tornato ieri sera (25 ottobre) a riunire l’Unione Comunale.
Grandissima soddisfazione è stata ovviamente espressa per il risultato ottenuto dall’intera coalizione e soprattutto dal Partito Democratico, che al primo turno è risultato la prima lista cittadina. “Un risultato – hanno sottolineato i dem – frutto di serietà, coerenza, del gran gioco di squadra di tutto il gruppo dirigente territoriale del PD e dell’impegno e lavoro dei tantissimi candidati che ormai da mesi sono diventati e saranno, punti di riferimento per la comunità”.
I 7 assessori “espressione univoca del sindaco”
E a proposito di candidati, già da qualche giorno impazza il toto-nomi per la scelta dei 7 assessori i quali, come emerso e sottolineato dal summit di ieri sera, “saranno espressione univoca della volontà del sindaco, fino ad arrivare alle partecipate: le scelte terranno inoltre ben presente la volontà espressa dai cittadini tifernati alla urne”. Si dovrebbe optare per 3 Dem, 2 Socialisti e un rappresentante della lista civica ‘Secondi Sindaco”, oltre ad un vicesindaco che, secondo quanto annunciato a più riprese dal neo primo cittadino, dovrebbe essere esterno e donna.
I favoriti, molti i volti noti
Tra i più papabili dei Dem, secondo il criterio del maggior numero di preferenze, ci sarebbero dunque Gionata Gatticchi e Letizia Guerri (entrambi già con esperienza in Consiglio comunale). Partirebbe molto più sfavorita Maria Grazia Giorgi, la più votata della lista (274 voti). Più chance per Mauro Mariangeli, attuale segretario del partito tifernate.
Tra le file del Psi sembra invece destinato alla sua terza legislatura consecutiva in giunta Riccardo Carletti, secondo solo a Luciano Bacchetta (autoesclusosi da un’eventuale ruolo in giunta) per numero di preferenze. Dovrebbe fargli compagnia anche Benedetta Calagreti, anch’essa ex consigliere comunale. L’ultimo posto in giunta potrebbe essere riservato alla lista civica ‘Luca Secondi sindaco’, che pure in questo caso vedrebbe una vecchia conoscenza, l’ex assessore Michela Botteghi.
Non è ancora chiaro quale ruolo sarà riservato a La Sinistra per Castello la quale, sebbene non abbia raggiunto il 3% e quindi uno scranno in Consiglio, potrebbe accontentarsi anche di una presidenza di una partecipata. Nelle secrete stanze è circolato insistente il nome dell’ex assessore Mauro Alcherigi, anch’esso il più votato della sua lista. Va ricordato che in ballo ci sono anche gli importanti rinnovi dei Cda di Sogepu e Polisport.
“Inopportuna autocandidatura Bacchetta”
Durante il summit di ieri sera sono state giudicate “inopportune” le recenti dichiarazioni dell’ex sindaco Luciano Bacchetta, che aveva avanzato la propria autocandidatura al ruolo di presidente del Consiglio comunale, “che compete – hanno precisato i dem – esclusivamente alla libera scelta e al voto dei consiglieri comunali”. “Nel ribadire la più assoluta autonomia del neo sindaco – hanno poi concluso i presenti – confidiamo in una rappresentanza rispettosa del risultato elettorale dell’intera coalizione e che dia rinnovata linfa all’attività amministrativa e alla politica cittadina, così da guardare con fiducia e nuova forza ai prossimi anni”.