“Ogni acquisizione ha una storia soprattutto se è parte di un ampio disegno… Tassello dopo tassello ho costruito la mia opera-collezione; gli artisti che ne fanno parte testimoniano le vicende dell’arte italiana del 900, le più significative dall’inizio secolo ai giorni nostri.” Inizia così la dichiarazione scritta su una delle pareti del Centro Italiano Arte Contemporanea (CIAC), una sorta di conferenza di presentazione alternativa del collezionista che ha messo a disposizione le proprie opere ma ha voluto mantenere l’anonimato. Del proprietario delle opere ci è dato sapere che è di origine locale ed è in stretto contatto con Italo Tomassoni che ha brillantemente curato la mostra. Al fianco di Tomassoni ha lavorato al coordinamento e alla direzione del progetto espositivo Emanuele De Donno. La mostra intitolata “Aspetti dell’arte italiana del XX secolo”, è promossa da CIAC, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e Comune di Foligno, in collaborazione con Viaindustriae.
Oltrepassata la dichiarazione del proprietario, la collezione si dipana per i due piani del Centro, ripercorrendo, con ordine, tutte le tappe che hanno contraddistinto un secolo di arte italiana: il ventesimo. Opere e descrizioni di ogni periodo seguono un ordine temporale lineare, che esalta le differenze tra generi che si sono succeduti con grande rapidità, dettati anche dagli accadimenti storici concomitanti. Il 900 ha visto di fatto l’avvicendamento di numerosi generi artistici: dall’avanguardia futurista, al realismo , dal post-impressionismo, all’astrattismo, dall’informale all’arte del ventennio fascista. Sono circa 90 le opere, da Medardo Rosso a Maurizio Cattelan, passando per la famosa “Merda d’artista” di Piero Manzoni. Tale collezione privata è una raccolta filologica di tutti i filoni e dei fenomeni artistici italiani e comprende opere in forma di quadri, sculture, installazioni mixed media, libri d'artista e video. La sequenza è un viaggio cronologico, un racconto analitico e didattico che attraversa il nostro territorio culturale dal post-impressionismo alle Prime Avanguardie, al Ritorno all'ordine, alle Seconde Avanguardie, all'azzeramento della Pittura sino al Concettuale contemporaneo; tra gli artisti si citano Boccioni, Balla, Capogrossi, De Chirico, Scipione, Burri, Fontana, Boetti, Manzoni, Agnetti, De Dominicis, Lo Savio, Paolini, sino a quelli contemporanei.
La mostra, inaugurata sabato 10 marzo, sarà visibile sino al 6 maggio 2012. Altro appuntamento all’interno della mostra quello legato al libro d'artista in cui il libro diventa strumento di ricerca. Per questo aspetto l’inaugurazione avverrà sabato 14 aprile legata all'evento FREEBOOK – biennale del libro d'artista curata da viaindustriae – con l'inserimento di un percorso selezionato e tematico che ispirerà nuove acquisizioni ed incontri della collezione; sarà presente l'artista Maurizio Nannucci con un intervento specifico legato al mondo del libro/opera in aperto dialogo con la collezione, inserirà una sua personale selezione di libri e proporrà un tema sull'editoria indipendente d'artista.
Sarà dedicata attenzione alle nuove acquisizioni e al nuovo collezionismo con un'opera del giovane artista Luca Pucci che in occasione dell'inaugurazione farà la perfomance lonely.
Nell'esposizione verrà installato un abitacolo ispirato al manuale di autoprogettazione di Enzo Mari; in questo spazio vivibile alcune opere e oggetti di design, legati al clima culturale creato attorno alla figura di Dino Gavina, simuleranno un progetto abitativo connesso con la storia dei nostri luoghi e alla mostra storica del '67 Lo spazio dell'immagine.
mutsy