«La scelta della presidente Marini di nominare un nuovo e ulteriore assessore esterno al consiglio regionale è incoerente e inutile, oltre che imbarazzante per il particolare momento storico in cui viviamo e finalizzata esclusivamente a soddisfare interessi territoriali e delle “solite note” aree politiche».
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Partito democratico Luca Barberini e Andrea Smacchi, commentando la nomina di Fabio Paparelli ad assessore regionale al posto del neo senatore Gianluca Rossi.
«Il nostro non è un giudizio sulla persona – affermano – e sappiamo bene che la designazione degli assessori rientra esclusivamente nelle prerogative della presidente della Giunta, ma avremmo preferito una riduzione del numero dei componenti dell’Esecutivo regionale in linea con la necessità, evidenziata da più parti, di ridurre i costi della politica.
Sarà imbarazzante per noi, ma lo sarà ancor di più per chi ha fatto e chi sostiene certe scelte, andare in consiglio regionale, tra qualche giorno, per votare la modifica dello statuto regionale che ridurrà il numero dei consiglieri a venti e degli assessori a cinque.
Ancora una volta – proseguono – con queste scelte la politica manifesta tutta la propria incoerenza, non facendo ciò che dice e, quindi, non essendo in sintonia con ciò che invece, a gran voce, chiedono i cittadini.
Siamo in presenza di una Giunta regionale composta, quasi per metà, da membri esterni non scelti attraverso il voto e per di più politici e non tecnici, nominati per ricollocare personale politico non eletto: un’operazione quasi da manuale Cencelli che speravamo ormai superata.
Per quanto ci riguarda – concludono Barberini e Smacchi – riteniamo necessaria una profonda riflessione politica e una rimodulazione dell’azione di governo più incisiva per rispondere meglio alle tante difficoltà che il nostro territorio sta vivendo”.