Nodino, il primo confronto in Regione e quello in Comune

Nodino, il primo confronto in Regione e quello in Comune

Redazione

Nodino, il primo confronto in Regione e quello in Comune

Lun, 20/09/2021 - 18:05

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Il Comitato "Sciogliamo il Nodo" non ha avuto le risposte che aspettava da Tesei e Melasecche | Sponda nel sindaco Romizi

Nodo di Perugia, incontro tra i rappresentanti del Comitato contrario alla variante e la Giunta regionale, nelle persone della presidente Tesei e dell’assessore alle Infrastrutture Enrico Melasecche.

Il primo incontro faccia a faccia, dopo mesi di manifestazioni, comunicati stampa e lettere. I rappresentanti del Comitato “Sciogliamo il Nodo” hanno potuto spiegare di persona le contestazioni al progetto e le proposte alternative alla realizzazione del “Nodino”, bretella di 7 km sulla E45 tra Collestrada e Madonna del Piano. “Un’opera – evidenzia il Comitato – che per come è concepita risulta essere tanto devastante per l’ambiente ed l’intero territorio perugino, quanto del tutto inutile rispetto all’obiettivo di risolvere il problema del traffico in prossimità di Collestrada e Ponte San Giovanni, che  deriva da fattori legati alla mobilità locale”.

Delegazione del Comitato e amministratori pubblici

La delegazione presente era composta da Simonetta Cianetti e Pietro Floris (presidente e vicepresidente del Coordinamento), il consulente tecnico ing. Alessandro Severi, l’arch. Luigi Fressoia (presidente di Italia Nostra Perugia), il dottor Raoul Segatori (delegato per il FAI Umbria), l’avv. Francesca Canalicchi e Gabriele Mancini (Comitato Salviamo Collestrada). Erano presenti all’incontro anche il sindaco di Torgiano, Liberti e, in rappresentanza del Comune di Perugia, gli assessori Scoccia e Numerini.

I tecnici presenti hanno esposto alla presidente della Regione, numeri alla mano, l’analisi dei dati di traffico recentemente raccolti e pubblicati da Anas. Dati che per il Comitato “confermano l’assoluta inutilità dell’opera in termini di costi/benefici”. 

Impatto ambientale

E’ stato inoltre evidenziato dai tecnici, sempre con “dati alla mano”, che gli interventi programmati da Anas ricadono nelle aree classificate come ZSC (Zone Speciali di Conservazione). Per queste aree vengono erogati fondi europei finalizzati alla salvaguardia e alla conservazione di specie floro-vegetazionali e faunistiche ed habitat naturali (nell’ambito del Programma comunitario Natura 2000).  A tal proposito sono state lette le strettissime misure di conservazione contenute nei piani di gestione approvati dalla stessa Regione Umbria, dal Ministero dell’Ambiente e dalla Commissione europea. Il mancato rispetto di tali misure normative, è stato sottolineato dai tecnici presenti all’incontro, potrebbe far incorrere la Regione Umbria in una procedura di infrazione con pesanti sanzioni.

E’ stato inoltre evidenziato che la Regione Umbria ha omesso di dare comunicazione al Ministero della Cultura dell’esistenza di tali vincoli, nonostante lo stesso Ministero avesse chiesto chiarimenti a seguito delle numerose istanze, inoltrate a tutti gli organi istituzionali, dal Comitato Salviamo Collestrada.

“Alla fine degli interventi – lamenta il Comitato – la presidente Tesei non ha dato risposte immediate, ma si è limitata a promettere di valutare le evidenze, pur non fissando una data ed una modalità per comunicare al Coordinamento le sue considerazioni”.

Intanto prosegue la mobilitazione contro l’opera, che ha finora raccolto circa 8500 firme nella petizione online ancora attiva all’indirizzo. www.change.org/SalviamoCollestrada

Grande sorpresa ha poi suscitato tra i rappresentanti del Comitato il silenzio dell’assessore Melasecche Germini, il quale non è intervenuto in alcun modo, nonostante i relatori abbiano più volte chiamato in causa il suo operato.

L’incontro con Romizi

Il giorno successivo il Comitato ha incontrato il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. Il quale, dopo aver ascoltato con attenzione tutte le istanze del coordinamento, ivi comprese le osservazioni critiche rivolte al progetto che Anas sta comunque portando avanti, ha confermato la posizione dell’amministrazione comunale già assunta in una recente delibera, che ha espresso parere contrario alla realizzazione del “Nodino” (analogamente al Comune di Torgiano).

Il sindaco Romizi ha poi invitato il Comitato a prendere contatto con gli assessorati comunali competenti, al fine di valutare congiuntamente le posizioni da assumere al fine di perseguire gli interessi della comunità, nei confronti di un progetto che rischia di danneggiare pesantemente e in modo indelebile il territorio di Perugia e dell’Umbria.

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