Il gruppo favorevole alla bretella ha spiegato alle associazioni: unica soluzione praticabile contro il traffico | Le argomentazioni dei contrari
Intorno al Nodino di Perugia si mobilitano i comitati cittadini, quello “pro” e il fronte del “no”.
La riunione dei favorevoli
Mercoledì sera nella sede della Pro Ponte il Comitato cittadino “Chi salverà Ponte San Giovanni” ha incontrato i rappresentanti di numerose associazioni del territorio, per presentare le proprie ragioni a proposito dell’annosa questione del traffico eccessivo.
Il portavoce del Comitato, Fausto Cocciari, ha aperto l’incontro, elencando quali sono le motivazioni che ne hanno portato alla nascita: dare voce all’esasperazione di chi ritiene che la situazione traffico non sia più sostenibile. Dopo aver vagliato le possibili soluzioni, per il Comitato l’unica strada percorribile in tempi brevi è quella del Nodino. “Una bretella – spiega Cocciari – che allontanerà verso Sud una rilevante quota di traffico automobilistico e pesante”.
Nodino: il progetto
Un progetto che prevede la realizzazione di una galleria sotto la collina di Collestrada (“senza recare danno né paesaggistico né ambientale”, evidenzia il Comitato) per uscire subito dopo la zona industriale del Molinaccio, attraversare il Tevere con un ponte nei pressi dell’attuale depuratore comunale di Balanzano e proseguire fino a Madonna del Piano, dove si ricongiunger col tracciato esistente della E 45.
Secondo le rilevazioni condotte dall’Anas – viene evidenziato – tale opera ridurrà del 25% il traffico automobilistico e del 50% quello pesante nel tratto tra Collestrada e la rampa per Perugia.
“Non ci sono alternative”
“A fronte di questa possibilità – ha rilevato Cocciari – non esistono alternative percorribili, tanto che l’opera è già stata finanziata e attualmente in fase di progettazione definitiva essendo stata catalogata dall’ANAS, opera di interesse nazionale. Tutte le altre proposte formulate al momento, incentrate su mobilità ferroviaria e autolimitazione dei mezzi privati ad opera dei cittadini, si scontrano con la mancanza di progetti concreti che rimandano a tempi lontani e indefinibili. Non conciliabili con l’urgenza assoluta di liberare Ponte San Giovanni dall’assedio di veicoli, dall’eccesso di gas inquinanti e dalla difficoltà di condurre una normale esistenza nelle attuali condizioni”.
Sull’aspetto delle ricadute sulle persone in termini di danno alla salute si è poi soffermato l’altro portavoce del Comitato, Luigi Ercolani. Ricordando che non a caso in alcuni giorni vengono imposti divieti alla circolazione, quando si superano i limiti di smog consentiti dalla legge.
Tutto il Comitato poi ha ripetutamente esortato le Associazioni presenti ad aderire alla propria pressione sulle autorità competenti. “Perché solo la compattezza e la determinazione dei cittadini – è l’appello lanciato – possono aiutare a rimuovere le ultime difficoltà burocratiche che ancora sono di ostacolo alla realizzazione dell’opera”.
Nodino, primo stralcio del Nodo
Inoltre è stato da tutti ribadito che il Nodino”deve essere solo il primo stralcio in vista del compimento dell’intera opera, il Nodo di Perugia, che darà respiro a tutto il circondario di Perugia.
Nei vari interventi che si sono succeduti, è emersa la conferma della necessaria realizzazione del Nodino e si è lamentato che da parte dell’ANAS vi sia stata totale insensibilità alle richieste dei residenti nelle zone prospicienti la sede stradale, affinché fossero installate adeguate barriere antirumore.
Di fronte poi ad obiezioni circa il tracciato dell’opera in specie nella zona di Balanzano, è stato detto che possibili adeguamenti e aggiustamenti del percorso sono già nelle intenzioni di chi realizzerà l’opera, al fine di minimizzare per quanto possibile i disagi e i danni eventuali che si dovessero riscontrare.
L’incontro pubblico di è contrario al Nodo
Venerdì 19 novembre, alle 21 al Cva di Ponte San Giovanni, si terrà invece un’assemblea pubblica organizzata dal Comitato contrario alla bretella, Sciogliamo il Nodo.
“Sarò l’occasione – spiegano gli organizzatori – per un confronto aperto tra tutti i cittadini sul Nodo-Nodino di Perugia”. Un incontro al quale parteciperanno anche tecnici che mostreranno i dati raccolti sul traffico e sulle possibili soluzioni alternative.
I membri di questo Comitato non ci stanno ad essere definiti “quelli del no”. Ribadendo i loro “sì”, tra cui quello al miglioramento della viabilità esistente, alla mobilità alternativa e a scelte lungimiranti.
Un confronto, quello tra favorevoli e contrari al Nodo-Nodino, che divide anche la politica, con posizioni diverse anche all’interno degli stessi partiti.