Per il fronte del "no" non ci sono nuovi studi sui flussi di traffico, che comunque ion questa fase sarebbero falsati dalla pandemia
Nodino di Perugia, se gli industriali della sezione perugina di Confindustria spingono per la variante, associazioni e comitati del “no” ne contestano l’utilità.
“Gli studi sui flussi di traffico effettuati nel 2018 (acquisiti dal Comune di Perugia con Delibera del Consiglio Comunale n. 107 del 24 settembre 2018) – ricorda il Coordinamento dei Comitati, Associazioni e Imprese SciogliAMO il Nodo di Perugia – hanno accertato che soltanto il 15%, massimo 20%, del traffico interessa la E45, mentre l’85% è costituito da traffico pendolare che gravita sulla città di Perugia e aree limitrofe”.
“In dispregio alle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente e della Transizione Ecologica e di quanto ribadito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, da ultimo, dal commissario Europeo per l’Economia Paolo Gentiloni, che ha associato la rinascita e resilienza alla sostenibilità ambientale – attaccano i comitati – l’Anas, per ora, non ha presentato soluzioni alternative ad un progetto preliminare obsoleto e devastante per un territorio che le istituzioni locali devono proteggere in quanto patrimonio storico e naturalistico tutelato anche a livello europeo – Borgo medioevale e Bosco planiziale di Collestrada, Sito di Interesse Comunitario e Zona di Conservazione Speciale, flussi migratori sul Tevere, Ansa degli Ornari – e fonte di ricchezza per una Regione conosciuta e apprezzata come ‘Umbria verde’ grazie anche ad una radicata economia locale agricola ed agrituristica”.
I Comitati non hanno notizia di nuovi studi sui flussi di traffico, mai condivisi. E comunque rilevano che se fatti recentemente non avrebbero rilevanza scientifica, in quanto eseguiti in tempo di pandemia, con scuole e molte attività chiuse o comunque con spostamenti di persone e merci ridotte rispetto a quanto normalmente richiedono.
I numerosi Comitati e Associazioni dei cittadini chiedono un confronto con le istituzioni per trovare soluzioni che siano funzionali ad uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente e del territorio.