"No Holiday", il gergo della droga e il traffico internazionale: 15 arresti - Tuttoggi.info

“No Holiday”, il gergo della droga e il traffico internazionale: 15 arresti

Sara Minciaroni

“No Holiday”, il gergo della droga e il traffico internazionale: 15 arresti

"Bevutina" o "cinquina" solo alcuni dei nomi usati per "criptare" le telefonate dei pusher
Mar, 21/07/2015 - 14:14

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La cocaina veniva venduta ai clienti per 70 euro al grammo. I luoghi d’incontro erano i bar o gli esercizi commerciali gestiti direttamente dagli indagati, che per non attirare l’attenzione di ignari clienti adoperavano linguaggi criptici quali: “bevutina” o “birretta” per riferirsi a mezzo grammo di cocaina; “5 punti” o “cinquina” per indicare 5 grammi di cocaina; “bianca” o “nera” per indicare la natura della sostanza, cocaina o hashish.

Il crimine e la legge non vanno mai in vacanza.No Holiday” è infatti il nome dell’indagine scattata nel gennaio del 2013 e conclusasi all’alba di questa mattina a Perugia con 15 arresti e il sequestro di 6 chili di droga. Droga, che partendo dal Marocco, attraverso la Spagna arrivava in Italia, per essere poi venduta in tutta la provincia di Perugia e, principalmente, nelle zone di Ponte San Giovanni, Villa Pitignano e di quartieri del centro storico, per un volume d’affari di decine di migliaia di euro.

I carabinieri della Compagnia di Perugia e dell’Aliquota della Sezione di Polizia giudiziaria, hanno dato esecuzione alle prime luci dell’alba di oggi 21 luglio, ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Perugia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 15 persone, principalmente stranieri, responsabili, a vario titolo, di reati concernenti il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento dispone: la custodia cautelare in carcere per 10 persone, tutte di nazionalità straniera, di cui 2 già detenute presso le Case Circondariali di Spoleto e Perugia; l’applicazione della misura di dimora nei confronti di 5 soggetti, di cui 2 italiani e 3 stranieri; l’esecuzione di decreti di perquisizione locale e/o personale. Le attività di riscontro ha consentito, nel tempo, anche il recupero e il sequestro, di complessivi: quasi tre etti di cocaina, 5 chili di hashish, 50 grammi di marijuana. Le persone coinvolte, già gravate da precedenti specifici, sono di origine italiana, albanese, domenicana, marocchina e tunisina. Alcune residenti in Italia da anni – in regola con il permesso di soggiorno, avevano in disponibilità case e gestivano bar – cercavano di tenere un “profilo basso”, per non destare sospetti nelle forze dell’ordine.

Tutto ha avuto inizio da una segnalazione di furti ai carabinieri della Stazione di Ponte Pattoli avvenuti tra la fine di dicembre 2012 e l’inizio di gennaio 2013 nelle zone di Farneto di Colombella e Ponte san Giovanni. Si è così notata un’Alfa Romeo 156, condotta da un noto pregiudicato albanese in “…atteggiamento altamente sospetto..” per poi portare alla luce l’esistenza di un gruppo criminale dedito non alla commissione di furti in abitazione ma bensì al traffico illecito di sostanze stupefacenti.  L’indagine, non facile, si è, dunque, dipanata in una sorta di “mosaico investigativo” giungendo, pian piano all’identificazione dei fornitori e ad altri spacciatori operanti nel territorio perugino.

Nel corso di tali operazioni è stato individuato anche un 37enne marocchino, vero e proprio intermediario nell’attività di importazione di hashish dall’estero, che avvalendosi della complicità dei propri fratelli residenti rispettivamente in Marocco e in Spagna, organizzava i “viaggi” di considerevoli quantitativi di hashish da rivendere in Umbria. Nel territorio perugino il mercato della cocaina era direttamente gestito dal 40enne albanese, mentre quello dell’hashish era demandato ai magrebini.

I due gruppi, albanese e marocchino, provvedevano quindi a rifornirsi di cocaina e hashish dall’estero, per poi provvedere, grazie ad una fitta rete di contatti, allo smistamento della droga verso altri pusher, oppure provvedendo direttamente alla cessione ai consumatori.

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