Parte da Trevi, il forte grido d’allarme, per la grave siccità che sta mettendo in ginocchio l’olivicoltura umbra, tra l’altro già pesantemente colpita da altre pesanti calamità quali la crisi sismica, le eccezionali nevicate di gennaio, le gelate di aprile e le grandinate di luglio. Un flagello dietro l’altro per la fascia olivata che dai colli di Assisi si estende sino al territorio di Spoleto. Un territorio che, tra l’altro, proprio per le sue particolarità, è candidato come sito dell’Unesco.
A farsi portavoce della tragica situazione, il sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio, e Stefania Moccoli in qualità di consigliera nazionale dell’Associazione Città dell’Olio nonchè assessore all’agricoltura del Comune. L’appello viene rivolto direttamente al Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ed all’assessore regionale Fernanda Cecchini. Secondo Sperandio e Moccoli infatti, la perdita della fioritura si aggira, ad oggi, a circa il 70% creando enormi difficoltà al settore.
Bernardino Sperandio e Stefania Moccoli, chiedono anche il supporto di esperti di settore, che programmino forme di intervento a supporto dei coltivatori con lo studio di metodologie più adeguate, e la sperimentazione di cultivar diverse, maggiormente resistenti ai cambiamenti climatici.E’ possibile segnalare danni tramite un apposito modulo a disposizione sul portale www.comune.trevi.pg.it.