Lo sviluppo economico e turistico del Centro Italia passa dallo sviluppo delle infrastrutture. La realizzazione della Fano-Grosseto rimane una priorità del Governo. Con essa bisogna che i territori siano sottoposti a interventi di miglioramento infrastrutturale – soprattutto nell’Altotevere – e si metta in campo sia l’adeguamento del tratto umbro della ‘due mari’ che della ex Fcu. Tra gli interventi inseriti nel piano di finanziamento pluriennale Anas 2016-2020 sono previsti 100 milioni destinati al tratto Selci Lama-Santo Stefano di Gaifa della E45 e all’adeguamento a 2 corsie del tratto Selci Lama-Parnacciano che riguarda anche la galleria della Guinza. Importanti anche gli interventi previsti per l’ammodernamento ferrovie, su cui RFI ha stabilito di investire 51 milioni di euro destinati al rinnovo delle tratte Umbertide-Città di Castello, Ponte Felcino-Ponte S. Giovanni, Papiano-Marsciano e Todi-Massa Martana
E’ quanto dichiarato questo pomeriggio (giovedì 21 settembre) a Città di Castello, dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini, nel corso dell’assemblea congiunta dei Consigli comunali di Città di Castello e San Giustino, su “Infrastrutture in altotevere: E78 e Ferrovia”, svoltasi nella sala consiliare tifernate alla presenza della Presidente della Regione Catiuscia Marini, dei sindaci Luciano Bacchetta e Paolo Fratini e dei due presidenti delle assemblee cittadine Vincenzo Tofanelli e Vania Mearelli.
“Inoltre – ha annunciato Nencini – l’opera di adeguamento infrastrutturale per la Regione Umbria prosegue con gli interventi approvati dal Cipe lo scorso agosto per un valore di 460 milioni di cui la metà già finanziati. Le opere previste riguardano la SS318 di Valfabbrica, la SS219 di Gubbio e Pan D’Assino e la SGC E78 Grosseto-Fano. Gli interventi di miglioramento di viabilità e rete ferroviaria umbre si inseriscono in una visione a tuttotondo che sviluppiamo in sinergia con le autorità locali e nazionali”.
Catiuscia Marini ha sottolineato come “in questi anni Regione e Governo hanno svolto un lavoro imponente sia di programmazione interventi che di reperimento risorse, per il quale oggi raccogliamo positivi frutti. Grazie alle ingenti risorse che il Governo ha messo a disposizione potremo realizzare un intervento di radicale modernizzazione, messa in sicurezza e riqualificazione della rete ferroviaria, pensando al futuro di questa infrastruttura strategica per il territorio e per tutta l’Umbria. Così come saranno fondamentali gli investimenti sulla E78, il cui completamento garantirà finalmente potenziamento e operatività degli assi stradali trasversali. Questo della E78 (insieme a Quadrilatero Umbria-Marche e manutenzione E45) rappresenterà l’ultimo grande capitolo dell’opera di ammodernamento della rete stradale umbra di cui beneficerà non solo l’Alta Umbria, ma la mobilità di tutta la regione e anche del Paese”.
Nel corso del partecipato incontro, aperto a tutta la cittadinanza, sono intervenuti anche i sindaci di Città di Castello e San Giustino, Luciano Bacchetta e Paolo Fratini, che hanno espresso “soddisfazione per l’impegno di Governo e Regione dell’Umbria nel considerare la questione del completamento del tracciato della E78 Fano-Grosseto, in particolare del tratto umbro e il progetto per l’ammodernamento funzionale e la messa in sicurezza della Ferrovia Centrale Umbra, avviato ufficialmente lunedì scorso con l’apertura dei cantieri di Trestina ed Umbertide. Le infrastrutture ferroviarie e stradali in questa parte dell’Umbria, come peraltro in tutta la regione, costituiscono l’asse portante e strategico dello sviluppo economico, sociale e turistico”. Al termine degli interventi istituzionali è stato presentato un documento sottoscritto dai gruppi consiliari di maggioranza di Città di Castello e San Giustino. Di seguito le parti fondamentali del testo:
Sin dalle prime fasi di progettazione della E78 le massime istituzioni dei Comuni di Città di Castello e San Giustino hanno sempre considerato il collegamento trasversale tirreno-adriatico una delle opere strategiche per il nostro territorio, garantendo grande attenzione e partecipazione sulle modalità di realizzazione di questa infrastruttura, favorendo sempre la ricerca di soluzioni migliorative nel rispetto della salvaguardia della salute delle comunità, la sostenibilità ambientale e paesaggistica e lo sviluppo socio-economico del territorio […] Dopo tanti anni pieni di incertezze e mancata reperibilità dei fondi necessari per il suo completamento il Governo […] ha annunciato che nel Piano Pluriennale degli Investimenti 2016-2020 sono stati inseriti 100 milioni per il completamento della tratta umbra e quindi la possibilità di ultimare, attraverso uno studio di fattibilità, il tratto umbro della “Due Mari”. In considerazione di tutto ciò le istituzioni dei Comuni di Città di Castello e di San Giustino, alla presenza delle massime cariche regionali e nazionali, vogliono riaffermare la disponibilità nel mettere a disposizione il proprio territorio, chiedendo garanzie maggiori, con tempi certi nel completamento dell’infrastruttura, un impegno per il collegamento dell’arteria alle infrastrutture già esistenti, come la piastra logistica, la E45 e la linea ferroviaria in corso di riqualificazione. Un’opera quindi che non rappresenti un semplice punto di passaggio ma che possa integrarsi con il nostro territorio e che contribuisca alla crescita sociale ed economica senza la deturpazione del patrimonio paesaggistico ed ambientale [….] Un’altra opera che, dopo le note limitazioni del servizio a causa delle problematiche di carenza manutentiva ordinaria e straordinaria, grazie all’impegno locale di sindaci, Regione, deputati, Governo, Ministro Del Rio e il viceministro Nencini, sarà sottoposta ad una opportuna riqualificazione è la ex Fcu. Dopo un periodo prolungato di disagi per utenti, pendolari e studenti, a cui va la nostra solidarietà, questa settimana si è dato finalmente inizio ai cantieri, con un cronoprogramma dettagliato di interventi ed un obbiettivo di datazione di fine lavori. Le ingenti risorse messe a disposizione serviranno per la sostituzione del materiale rotabile, l’utilizzo dei treni ad alimentazione elettrica, per l’adeguamento della ferrovia agli standard nazionali, rilanciando così prospettive nuove , soprattutto in ottica di sviluppo economico, turistico e di mobilità alternativa per una regione , come la nostra, al centro di snodi turisti strategici. Strategica poi l’officina di Umbertide, altamente qualificata, punto di riferimento per la manutenzione dei treni sia per la nostra tratta che per altre dell’Italia centrale. Suggeriamo, inoltre, alcune riflessioni su tematiche specifiche, che riteniamo che il progetto di riqualificazione dovrà senz’altro considerare. Particolare attenzione nel trasporto disabili: tutte le stazioni dovranno adeguare le loro strutture al fine di rendere agevole i movimenti delle persone con limitata abilità; il progetto Bici-Treno ,con la possibilità di trasporto delle bici, per incrementare il turismo ciclo-pedonale e godersi l’Umbria in modalità slow e ambientalmente compatibile. Infine adeguamento per il trasporto merci: la linea ferroviaria, attraversa tutte le maggiori zone industriali della regione, per noi è strategico un intervento che permetta l’utilizzo della infrastruttura per il trasporto merci, anche attraverso l’interscambio con la piastre logistiche in fase di completamento