Natale in famiglia per riscoprire i vecchi sapori di un tempo: quasi nove italiani su dieci trascorreranno così il tradizionale pranzo del 25 dicembre, a casa propria e in compagnia di parenti o amici. La spesa media sarà di 109 euro a famiglia: è quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè, dalla quale si evidenza che il tradizionale pranzo e cenone di Natale quest’anno fa segnare una forte riscoperta dei piatti del passato che si esprime anche attraverso la preparazione casalinga delle ricette con una media di 3,5 ore trascorse in cucina. Appena l’ 8% degli italiani si recherà nei ristoranti mentre il 3% preferirà gli agriturismi, in crescita rispetto allo scorso anno.
Nel dettaglio, sottolinea la Coldiretti, la spesa è sotto i 50 euro per il 18% delle famiglie che resta a casa, tra i 50 ed i 100 euro per il 43% delle famiglie e tra i 100 ed i 200 euro per il 27% mentre solo una minoranza spende di più. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè il 69% degli italiani responsabili della preparazione dei pasti porterà in tavola prodotti Made in Italy, il 27% addirittura locali o a chilometri zero e il 10% prodotti biologici. In Umbria spopola il panpepato, tra i prodotti regionali più gettonati, insieme a spumante e panettoni, presenti praticamente ovunque. Il panpepato, infatti, sempre secondo l’indagine di Coldiretti, si simboleggia la tradizione, come per le altre regioni d’Italia ci sono il panone di Natale in Emilia Romagna, u piccilatiedd in Basilicata, la pizza di Franz nel Molise, lu rintrocilio in Abruzzo, le pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con polenta in Valle D’Aosta, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e muset con polenta in Friuli, i quazuni’elli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Natà nelle Marche, i buccellati in Sicilia, il brodo di cappone in tazza in Toscana e l’insalata di rinforzo in Campania.
Ad Assisi – Per la prima volta la Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi sarà addobbata con fiori Made in Italy garantiti dagli agricoltori italiani con il progetto (FAI) anche per il tradizionale concerto di Natale. L’addobbo floreale della Basilica è stato realizzato completamente con prodotti florovivaistici italiani, offerti da Coldiretti-FAI. Si tratta di un allestimento per il quale sono state utilizzate oltre 300 stelle di Natale (Euphorbia pulcherrima) di colore rosso, simbolo floreale delle festività natalizie e di buon auspicio; 250 felci (Nephrolepsis exaltata), pianta famosa per la sua capacità di rimuovere le sostanze inquinanti, come la formaldeide, dagli ambienti chiusi; 150 rami di agrifoglio (Ilex verticillata) di 1,5 metri di lunghezza con i loro grappoli di bacche rosse e 150 rami di pino nobile (Abies procera glauca), dalle foglie aghiformi dagli splendidi riflessi blu-verdi, tutti rigorosamente coltivati in Italia.
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