“Ispirati dalle prime immagini e commenti del documentario “C'era una volta un trenino azzurro” si è estrapolato lo slogan per annunciare la nascita di un comitato per il recupero di uno dei percorsi ferroviari tra i più affascinanti del mondo: La Ferrovia Spoleto Norcia. L'idea nasce dopo l'incontro tra “Il club dei Piaceri” e l'Associazione “Spoleto Prima” suscitando grande entusiasmo nell'intravedere la possibilità dell'iniziativa di mettere in moto un volano per la ripresa economica della nostra Regione sul modello delle ferrovie d'oltralpe. Basti riferirsi a Svizzera e Austria che hanno in attivo migliaia di viaggiatori che giungono da tutto il mondo per godere di tale meraviglia.
Il progetto non si muove verso una direzione “nostalgica” , bensi verso una opportunità per il territorio di utilizzare una risorsa pulita e rinnovabile come il turismo.
La vera novità è data dai numerosi giovani che pur non avendo vissuto in prima persona la storia e la vita di questa tratta, ne sostengono fortemente le potenzialità, individuando la “ferrovia” come spina dorsale dalla quale si potranno diramare numerevoli attività quali la promozione di prodotti agro alimentari, attività di orientiring, spirituali , naturalistiche e culturali.
Entro il mese di marzo verrànno presentate le finalità e gli obiettivi del Comitato “Spoleto Norcia ” attraverso una conferenza stampa rivolta alle Istituzioni tutte e alla cittadinanza.
Il Comitato che non ha scopi di lucro, si è costituito il giorno 29 gennaio 2009 in Spoleto con un gruppo direttivo così composto:
Presidente Pietro Emidio Rindinella, Vice Presidente Giampaolo Emili, Segretario e Tesoriere Giuseppe Proietti, Consiglieri Alessandro Bianchi, Marco Barbatelli, Paolo Capocci, Roberto Coricelli, Luigi Fasciglione, Antonio Proietti, Marco Silvestrini, Giuseppe Farinelli. Probiviri Roberto Coricelli, Marco Barbatelli, Paolo Capocci, Alessandro Bianchi e Marco Silvestrini.
Il comitato è aperto a tutti i cittadini che hanno il Piacere di adoperarsi per la salvaguardia e la valorizzazione del proprio Patrimonio Culturale”