“Febbraio al museo”, la nuova campagna social del Mibcat, Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, dedicata ai musei nazionali e incentrata questo mese su giocattoli, svago e divertimento, ha pubblicato le immagini di due caratteristici reperti conservati rispettivamente al Museo archeologico nazionale dell’Umbria e al Museo archeologico nazionale di Orvieto. Si tratta rispettivamente delle “tesserae lusoriae” (II-I sec.a.C.) e di una trottola etrusca figurata (IV-III sec.a.C.).
Rinvenute a Perugia in una tomba etrusca della famiglia Rafi scoperta nel 1887, le tesserae lusoriae sono bastoncelli e targhette in osso recanti in una faccia un epiteto più o meno ingiurioso e nell’altra un numerale. Probabilmente i numeri bassi meritavano l’epiteto, mentre i più alti erano benevoli. Una ipotesi suggestiva sostiene che le “tessere” avessero funzione vaticinante come i moderni tarocchi.
La trottola etrusca, in ceramica etrusca figurata, a forma biconica schiacciata, appuntita in alto e appiattita in basso e poggiante per pochi millimetri per favorirne la rotazione, conteneva all’ interno otto piccoli sassolini che emettevano rumore quando il giocattolo era in movimento. Il tipo di ceramica, di produzione orvietana, decorata con tralci vegetali e tre foglie di edera e pallini sparsi tipo corimbi, rientra nel cosiddetto “Gruppo Roselle 1889” diffuso nell’Italia centrosettentrionale tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C.