Venerdì 1 giugno al Museo archeologico nazionale di Spoleto le archeologhe Chiara Procacci e Maria Angela Turchetti (direttrice di musei appartenenti al Polo museale della Toscana) parleranno, alle ore 17, del materiale trovato in alcune tombe a Fossa, Cassone e Camera, in Valnerina, conservato al museo spoletino.
Tra il 1870 e il 1925 sono stati effettuati importanti rinvenimenti in Valnerina e a Norcia, in particolare nella necropoli nei pressi del Piano di Santa Scolastica. Il materiale di Norcia, depositato presso il Museo nazionale romano, è stato trasferito dal Duemila al Museo archeologico nazionale di Spoleto dove attualmente è esposto.
Gli scavi eseguiti da Giuseppe Sordini alla fine dell’Ottocento, quelli compiuti dalla Soprintendenza archeologica dell’Umbria in Valnerina, nonché donazioni come la Collezione Sapori hanno ulteriormente contribuito ad arricchire la sezione dedicata al territorio spoletino fornendo dati significativi per la ricostruzione della storia dell’alta valle del fiume Nera tra l’Età del Bronzo e la romanizzazione.
Chiara Procacci e Maria Angela Turchetti si soffermeranno sui materiali provenienti dagli scavi del piano di Santa Scolastica con una specifica attenzione a tipologie tombali, rituali funerari e classi di materiali. Si vuole in tal modo consentire una più compiuta definizione storica di Norcia e dell’Alta Sabina in attesa che vengano completati i lavori di restauro del Museo della Castellina, chiuso al pubblico dopo gli eventi sismici del 2016.