Il capogruppo in Consiglio Comunale di Impegno Civile, Stefania Filipponi, ha inviato una mozione con oggetto il “contenimento dei costi della politica”. Questo il testo:
“Premesso che
• Dallo “schema relazione 2012” (Bilancio 2012) si prospetta, come ineludibile, un incremento del grado di copertura dei servizi a domanda individuale, un aumento dell’addizionale IRPEF, della tassa di soggiorno, unitamente ad una generica promessa di riduzione dei costi della politica.
• Di fronte ai sacrifici che dovranno essere richiesti ai cittadini, appare opportuno procedere ad un intervento volto a contenere i costi di funzionamento degli organi elettivi e politici.
• Tutti coloro che ricoprono cariche elettive e politiche (Sindaco, Consiglieri, Assessori) nonché i soggetti designati nelle società di diritto privato finanziate con risorse pubbliche e, più in generale, coloro che rappresentano le istituzioni ad ogni livello politico ed amministrativo, devono dare un immediato e concreto segnale di rigore.
• Vanno inoltre eliminati gli sprechi per destinare maggiori risorse a alle esigenze dei cittadini.
Ritenuto che
• L’esercizio di ogni pubblica funzione deve essere inteso come servizio, come forma di volontariato e non come strumento per il conseguimento di profitti particolari.
Considerato che
• La normativa vigente determina la misura delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori degli enti locali.
• La competenza a deliberare in materia di determinazione delle indennità di funzione del Sindaco e degli Assessori spetta all’organo esecutivo dell’ente, mentre è di competenza del Consiglio Comunale deliberare sui gettoni di presenza.
• Inoltre i compensi per presidenti e componenti dei consigli di amministrazione di società a totale partecipazione pubblica, non possono superare le percentuali di legge, in rapporto alla indennità del Sindaco
Tutto ciò premesso e ritenuto
Il Consiglio Comunale di Foligno
– preso atto della grave crisi economico-finanziaria che impone sacrifici ai cittadini
conferma la propria volontà di rinunciare alla corresponsione del gettone di presenza per la partecipazione al Consiglio Comunale e alle Commissioni Consiliari;
dispone che le risorse così recuperate vengano allocate in un apposito fondo da destinare a iniziative sociali e/o culturali;
da mandato agli uffici affinché dispongano gli atti deliberativi necessari per la rinuncia e la conseguente costituzione di un fondo da destinare a iniziative sociali e/o culturali
impegna il Sindaco e la Giunta Comunale
a ridurre quanto meno nella misura del 50%, le indennità di funzione di Sindaco e Assessori adottando la relativa delibera;
a ridurre proporzionalmente i compensi delle persone nominate nei consigli di amministrazione a partecipazione pubblica;
a istituire, con le risorse così recuperate, un fondo da destinare a iniziative sociali e/o culturali”.