Movida un anno dopo: cosa è cambiato? Poco o nulla a dire la verità. Un’estate di polemiche, di tavoli, di richieste e di promesse ma di fatto, le soluzioni non sono arrivate. Intanto però è arrivata nuovamente la bella stagione, con il cosiddetto ‘quadrilatero della Movida’ tra piazza della Repubblica, piazza del Grano, piazza XX settembre e piazza San Domenico pronto a rianimarsi. Torneranno i tavoli all’aperto, torneranno le grandi manifestazioni, torneranno migliaia di persone e di conseguenza anche schiamazzi, sosta selvaggia, viabilità senza controllo e speriamo niente risse più o meno gravi. Se l’anno scorso ci si è ritrovati impreparati nella gestione del fenomeno, quest’anno non ci sono scusanti. Ed esattamente un anno fa, l’associazione Centro Storico di Foligno presentava alla stampa la lettera inviata al sindaco, agli assessori Patriarchi e Belmonte, alla consultrice Coco ed alla comandante dei Vigili Urbani, con proposte chiare e concrete. Punti, quelli presentati dal presidente Marco Novelli e dal consulente legale Alessio Fiacco, frutto di un accordo equilibrato tra gli stessi residenti, operatori e fruitori dei locali. Si proponeva una convenzione tra i gestori dei locali ed i parcheggi privati del centro storico per scoraggiare la sosta selvaggia; si chiedeva l’attivazione di un servizio di sicurezza privato congiunto con particolare attenzione nei week end; installazione di telecamere di videosorveglianza in via Gramsci e piazza Don Minzoni; sistemazione ed implementazione dei bagni pubblici; verifica del rispetto delle ordinanze su somministrazione bevande in contenitori di vetro; turni straordinari della Polizia Municipale; maggiore pulizia delle strade e dei vicoli nei dintorni di via Gramsci. Tra forum, convocazioni e cabine di regia, alla fine passò l’estate e pure il ‘settembre folignate’. Il problema della ‘movida estiva’ si risolse da solo, con la fine naturale dell’estate. Oggi, chi di dovere, conosce esattamente la realtà, le esigenze di tutte le parti in causa e pure le proposte, rimaste però sul tavolo, o meglio, sui tanti tavoli. Domani entra la primavera e il rischio è di trovarsi allo stesso punto dove ci eravamo lasciati l’anno scorso. Solo che nessuno potrà dire: ‘non sapevamo che fare’.
Movida, un anno dopo, poco (o nulla) è cambiato
Tavoli, riunioni, polemiche e promesse non hanno risolto alcun problema I Molte promesse e scarsi interventi
Mar, 29/03/2016 - 11:41