Hanno stipulato un'assicurazione e poi si sono finti morti per incassare il premio. E' l'assurda storia iniziata nel 2010 e che ha portato in questi giorni alla denuncia di cinque persone di origine indiana per il reato di danneggiamento fraudolento di beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona. Il piano era stato messo in atto per mettersi in tasca oltre 600 mila euro. Prima hanno stipulato due polizze sulla vita poi sono tornati in India fingendo di essere deceduti in un incidente stradale e inviato false testimonianze e false foto di un incidente stradale. Il tutto ai danni di una compagnia assicurativa con sede a Bastia Umbra.
I familiari hanno così cercato di riscuotere il premio ma la sezione di polizia giudiziaria della polizia stradale coordinata dal sostituto commissario Giuliano Bellucci ha indagato sull avicenda e ha portato alla luce il tentativo di truffa.
I denunciati, tutti ora latitanti sono una donna e quattro uomini, di cui tre impiegati in ristoranti della zona di Santa Maria degli Angeli. Una volta partite le indagini però, ai quattro complici si è aggiunta anche la connivenza di un investigatore, indiano, assoldato per fare chiarezza sulla vicenda. Le indagini coordinate dalla procura di Perugia hanno però scoperto anche questa ennesima bugia. Ora è caccia ai “finti defunti” e ai loro complici.