Un anno intenso di attività per ricordare la grande mistica umbra Martedì 10 giugno 2008 è una data importante per Montefalco, per l'ordine agostiniano, per la diocesi di Spoleto-Norcia, per la parrocchia di S. Bartolomeo, per la Chiesa intera. Ha inizio il VII° centenario della morte di S. Chiara della Croce (1268-1308), Chiara di Montefalco, la “beata Chiara”, come ancora viene chiamata nello spoletino. Il centenario si chiuderà il 17 agosto 2009. Alle 18 del prossimo 10 giugno l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana, con una solenne concelebrazione eucaristica, darà avvio ad un intenso anno di attività: liturgiche, di studio, civili. Si cercherà di approfondire Chiara che, come gli altri santi, è pietra miliare che segna il cammino dei viandanti, dei pellegrini. Con il presule ci sarà il generale degli agostiniani, padre Robert Prevost, il provinciale dell'Italia del medesimo ordine, padre Gianfranco Casagrande, il priore di Montefalco, mons. Alessandro Lucentini, una folta rappresentanza di sacerdoti diocesani. Saliranno nel santuario della santa anche delegazioni dei monasteri agostiniani femminili dell'Umbria e un gruppo di monache provenienti dal monastero agostiniano di Lecceto (Siena), che animeranno con il canto la liturgia. La scelta del 10 giugno per l'apertura del centenario non è casuale: lo stesso giorno del 1290, infatti, il vescovo di Spoleto, Gerardo, concesse alla comunità di Chiara e di sua sorella Giovanna la regola di S. Agostino. Anche le componenti civili di Montefalco, il Comune, l'Accademia, le varie associazioni, si stanno organizzando per rendere il giusto omaggio a S. Chiara. In questi oltre 365 giorni teologi, professori universitari, storici e religiosi cercheranno di mettere in luce la figura di Chiara come donna innamorata del Signore. Non si tratterà di una ricostruzione storica della vita della santa. Si farà emergere, invece, la grandezza di Chiara nel suo messaggio spirituale: una lettura teologica di questa donna gioiosa, pasquale, mai contrita. Si porterà alla conoscenza comune l'amore di Chiara per i suoi concittadini, per la sua comunità. Era presente nei problemi del suo tempo. Le grate della clausura le impedivano di uscire, ma il suo cuore e la sua mente erano con la gente, per la gente. E' stata anche pacera nelle contese politiche della “sua” Montefalco. Nella vita monacale ha sempre accolto, aiutato e confortato. Il suo messaggio è ancora attuale. La santa invita, in modo particolare i giovani, ad essere alternativi alle mode del tempo, fermi nelle proprie intenzioni, sempre alla ricerca del perdono e della misericordia. L'arma vincente per fare ciò, insegna S. Chiara, è la preghiera e l'amore totale a Cristo. Insomma, si sta per avviare un grande anno 'clariano', nel quale si conoscerà più da vicino l'anima della santa, la sua immensa carità e praticità. Questa donna di Montefalco si propone ancora come faro luminoso non solo per la diocesi di Spoleto-Norcia e per l'ordine agostiniano, ma per la Chiesa intera. Le monache agostiniane di Montefalco, eredi del massaggio della santa e custodi delle sue spoglie mortali, invitano tutti – quanti riusciranno a recarsi in santuario, quanti da casa con la preghiera – “a conoscere ed approfondire il cammino di Chiara nei sentieri di Dio”.
MONTEFALCO SI APPRESTA A CELEBRARE S.CHIARA DELLA CROCE
Dom, 08/06/2008 - 17:55