Il bilancio del Comune di Montefalco non è stato approvato, domani partirà la comunicazione in prefettura e il conto alla rovescia per l’arrivo del commissario, che si troverà con ogni probabilità di fronte la predisposizione del bilancio, con conseguente ripiano del buco di 4,2 milioni. Dopo una giornata convulsa, la vicesindaco Daniela Settimi risponde al telefono e spiega che “il bilancio non è stato approvato per ragioni tecniche e ora si procederà secondo la legge“.
Il testo unico enti locali
Legge che, in questi casi, fa rima con Testo unico per gli enti locali, all’articolo 141, regola i casi di scioglimento dei consigli comunali e provinciali in caso di non approvazione del bilancio. “Trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l’organo regionale di controllo nomina un commissario affinché lo predisponga d’ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l’organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio“.
Il silenzio
Per tutto il giorno squillano a vuoto i telefoni di tutta la maggioranza. Irreperibili, immersi in una giornata frenetica, senza però le due colonne che servivano per affrontare la crisi: il segretario comunale Giuseppe Benedetti in uno degli altri due comuni che gestisce, e Giuliano Antonini, responsabile dell’area economica, impegnato nel consiglio comunale di Spoleto.
Il Partito democratico
“Dopo mesi di allarmi dell’opposizione e di arroganza della maggioranza, ieri il sindaco di Montefalco ha annunciato l’impossibilità di predisporre un bilancio entro la scadenza, fissata per oggi. Una situazione di estrema gravità, che apre le porte al commissariamento del Comune e a provvedimenti draconiani per la copertura del disavanzo milionario”. Così il capogruppo regionale del Partito democratico, Tommaso Bori, che annuncia la presentazione di una mozione “a sostegno dei cittadini e delle imprese di Montefalco, che dovranno pagare il conto di un decennio di gestione dissennata portata avanti dall’allora sindaco ed ora presidente di Regione, Donatella Tesei”.