Dopo il ritorno nella sua Umbria, con tanto di foto nel suo ristorante preferito, oggi (mercoledì 24 aprile) Monica Bellucci ha visitato la nuova Biblioteca di Città di Castello. L’aveva promesso il giorno dell’inaugurazione, nel marzo scorso, con un messaggio al sindaco e, in occasione della Pasqua, nel soggiorno-lampo in Altotevere, la diva tifernate ha esaudito il suo desiderio, visitando Palazzo Vitelli a San Giacomo, che qualche anno fa, prima di diventare l’attuale sede della Biblioteca comunale, era stata la sua palestra femminile del liceo classico che frequentava.
Sotto l’affresco del Parmigianino, che nella Biblioteca convive con connessioni internet ultraveloci ed e-book, Monica Bellucci ha ricevuto una targa ricordo dal sindaco e dall’Assessorato alla Cultura, insieme alla riproduzione dell’immagine della Madonna delle Grazie (dipinta da Giovanni di Piamonte, allievo di Piero della Francesca nel 1456) della Bottega Tifernate di Stefano Lazzari.
“Da ambasciatrice nel mondo di Città di Castello, Monica Bellucci è una delle nostre concittadine più illustri – hanno detto sindaco e assessore alla Cultura – ed è molto importante per noi che apprezzi l’operazione culturale compiuta con l’apertura della nuova Biblioteca, perché è il tentativo di tenere insieme passato e futuro, libri del Cinquecento con libri digitali. In fondo siamo la città di Raffaello e di Burri e dobbiamo fare di questo anacronismo un elemento di attrattività e di crescita”.
L’attrice, accompagnata dai genitori e dalla figlia minore, si è soffermata nelle sale, tra gli sguardi curiosi ed ammirati dei molti utenti della Biblioteca, e ha ribadito l’importanza della lettura per formare persone veramente libere, ispirandosi ad una famosa massima di Gianni Rodari. Oltre a questo ha aggiunto che “ovunque vada nel mondo, sono orgogliosa di essere italiana, umbra ma soprattutto di Città di Castello“
Durante la visita alla Biblioteca è stato consegnato a Monica Bellucci, dalla presidenza dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, dalla presidente dell’associazione Rhà Eventi Annunziata Giacchi e dal direttore artistico Guido Chiodini il premio Rosa d’argento dell’Umbria per il Cinema, “per la capacità di dare vita a personaggi che sanno trasmettere sensazioni ed emozioni, spesso molto intense, rilevando in ruoli diversi professionalità e coinvolgimento nelle situazioni interpretate”. Il riconoscimento dal 2005 è stato attribuito a illustri personalità che si sono distinte nell’ambito artistico, culturale e scientifico, tra cui Mogol e Franco Zeffirelli.