Buone notizie sotto vari punti di vista per i monaci di Norcia, la comunità benedettina che da 19 anni è parte integrante della città di San Benedetto grazie all’impegno di padre Cassian Folsom. Il Monastero è stato infatti di recente “promosso”. La Santa Sede lo ha infatti elevato a Priorato Indipendente all’interno comunque dell’Ordine di San Benedetto (Osb). E non è l’unica novità positiva: è arrivato anche l’ok dalla Soprintendenza per il progetto del monastero “in monte”, la struttura (l’ex convento dei cappuccini) che i monaci avevano acquisito appena fuori Norcia e che stavano ristrutturando quando il terremoto ha distrutto le loro fatiche.
Ad annunciare tutto sono gli stessi monaci sul loro blog a pochi giorni dalla festa di San Benedetto, che ricorre l’11 luglio.
“Vi scrivo qualche giorno prima che la Chiesa celebri la festa estiva di San Benedetto, l’11 luglio, per condividere alcune buone notizie affinché, in quella giornata speciale, possiate brindare con un bel sorso di Birra Nursia. Il nostro Santo Patrono è stato un grande costruttore di edifici e di santi e anche le notizie a noi arrivano in queste due forme: materiale e spirituale.
Materialmente siamo lieti di condividere i disegni per la costruzione del nuovo monastero in Monte, finalmente approvati dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali. Il progetto riporterà l’ex convento dei cappuccini distrutto durante l’ultimo terremoto ad essere un monastero funzionante in grado di accogliere almeno 30 monaci. In un territorio dove la devastazione del terremoto ha posto fine a buona parte della tradizione architettonica ecclesiastica, siamo lieti di poter partecipare alla ricostruzione riportando in vita un vecchio convento.
Sono ancora necessari fondi per completare il grande progetto di costruzione che poggerà su fondamenta di isolatori sismici. Chiediamo la vostra comprensione mentre vi imploriamo di continuare con quel sostegno finanziario al nostro lavoro che finora ci ha supportato.
Questo progetto per noi significa passare dalla fase di costruzione di emergenza alla fase di costruzione della nostra nuova casa permanente. Come simbolo di questo passaggio vogliamo condividere anche le buone notizie spirituali. Alcune settimane fa il nostro monastero è stato elevato dalla Santa Sede allo stato di Priorato Indipendente, sui iuris, all’interno dell’Ordine dei Benedettini. Questo avviene 19 anni dopo l’iniziale approvazione canonica e 20 anni dopo che P. Cassiano Folsom, O.S.B. ha coraggiosamente fondato il monastero in un piccolo appartamento sul Colle Aventino di Roma nel 1998.
Questo importante traguardo per noi non poteva avvenire senza le preghiere e il sostegno con cui molti di voi ci hanno accompagnato. Ma in particolare dobbiamo ringraziare i tre Abati Primati che hanno guidato la nostra storia fin dall’inizio: l’abate Marcel Rooney, O.S.B. che ha presieduto la nascita e la fondazione, l’abate Notker Wolf, O.S.B., che aveva previsto che il nostro giovanissimo gruppetto avrebbe avuto un tetto e un sentiero per la stabilità, e ora l’attuale primate, l’abate Gregory Polan, O.S.B., la cui carità piena di fede ci ha portato a questo momento finale di stabilità canonica. Un ringraziamento speciale va al cardinale benedettino Paul Augustine Mayer, O.S.B., non più tra noi sulla terra, ma la cui guida e protezione ci hanno accompagnato fino ad oggi.
Con questo nuovo importante status canonico si è reso necessario l’elezione del primo Priore Conventuale. Oggi, l’abate primate, Gregory Polan, O.S.B. ci ha fatto visita ed ha presieduto il capitolo elettivo, durante il quale è stato eletto P. Benedetto Nivakoff, O.S.B. Ringraziando Dio e chiedendo la continua intercessione di San Benedetto su questo terra sacra della sua casa natale, continuiamo ad esservi riconoscenti. In Cristo, I Monaci di Norcia”.
Plauso alla decisione della Santa Sede è stato espresso dal sindaco di Norcia, Nicola Alemanno: “Desidero esprimere viva soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto. La comunità monastica di Norcia è parte integrante della nostra città da 19 anni e il legame tra la città di San Benedetto e i suoi ‘figli’ è indissolubile. A loro ed al Priore, Padre Benedetto Nivakoff, vanno i nostri più sinceri auguri di buon lavoro. San Benedetto e l’opera che i monaci portano avanti dalla sua casa Natale – prosegue – possono rappresentare il faro della nuova Europa”.