Attenzione alta dopo le scritte anarchiche apparse in molte città dell’Umbria e la minaccia al procuratore capo della Procura di Perugia, Raffaele Cantone,, sotto forma di commento anonimo apparso sul sito di un circolo anarchico di Foligno riguardo il caso Alfredo Cospito, “Ce lo ricorderemo”. Una frase che alla luce di quanto sta accadendo in Italia ed anche fuori dai confini nazionali, appare minacciosa.
A Cantone è arrivata anche la solidarietà di Vincenzo D’Acciò, segretario regionale del Siap Umbria (Sindacato italiano appartenenti polizia) a nome del regionale e provinciale.
“Preoccupa l’escalation violenta, in Italia e in Europa, da parte del mondo anarchico che vuole creare le condizioni per il ritorno ai tempi più bui della nostra storia – aggiunge D’Acciò –, alla stagione del terrorismo. Dopo le proteste pubbliche e le dichiarazioni di solidarietà a Cospito, si è passati alle minacce con auto bruciate, attacchi a sedi diplomatiche, proiettili inviati a magistrati e giornalisti, violenze contro poliziotti in piazza e un commissariato, fino alla frase incriminata contro il procuratore di Perugia, Cantone. Per questo riteniamo necessario non sottovalutare ogni episodio violento, affinché tutti gli attori istituzionali siano coesi e consci dell’esigenza di preservare l’ordine pubblico, condizione senza la quale non può esserci pace sociale e convivenza”.
“Pertanto – conclude il segretario D’Acciò – condividiamo le parole del ministro dell’interno Matteo Piantedosi e del Capo della polizia Lamberto Giannini sul primato della Legge che non può inchinarsi di fronte alle violenze”.