Spoleto

Anarchici, scritte e attenzione alta a Spoleto. Cospito trasferito a Milano

E’ alta anche a Spoleto l’attenzione sulla “galassia” degli anarchici che in tutta Italia stanno manifestando solidarietà ad Alfredo Cospito, il detenuto in carcere per “strage” in regime di 41bis ed in sciopero della fame da oltre 100 giorni. Mentre il 55enne è stato trasferito dalla Sardegna al carcere Opera di Milano (prima ancora era nel penitenziario di Terni), si moltiplicano gli atti eversivi e le scritte in suo sostegno e per la revoca del regime di carcere duro.

A Spoleto, in particolare, esiste un forte legame tra il “mondo” anarco-insurrezionalista locale e Cospito. Un legame che aveva portato nel novembre 2021 a chiudere il “Circolaccio” di via della Repubblica, nell’ambito di una inchiesta dei Ros con la quale erano state eseguite 6 misure cautelari (una allo stesso Alfredo Cospito per presunti reati quando era in carcere Terni per altri fatti) oltre a perquisizioni nei confronti di altri indagati. Nel giro di pochi giorni, però, l’ordinanza del gip di Perugia era stata annullata e tutti erano tornati liberi. Una decisione confermata anche dalla Cassazione che ha disposto il rinvio degli atti alla sede giudiziaria di Firenze. L’inchiesta pendente su alcuni spoletini (e non solo), però, sembra essere ferma ormai da tempo.

Intanto, comunque, nella città del Festival – dove negli ultimi anni più volte sono comparse frasi di sostegno nei confronti di Alfredo Cospito e qualche mese fa si era tenuta anche una manifestazione fuori dal carcere di Maiano – si sono moltiplicate negli ultimi giorni le scritte in vari luoghi della città. Ed oltre all’aumento dell’uso delle bombolette spray, nei giorni scorsi ignoti hanno dato vita ad un atto eversivo su cui stanno indagando i carabinieri. Nel mirino l’abitazione – nella prima periferia di Spoleto – dell’imprenditore Giorgio Del Papa, condannato in via definitiva oltre 4 anni di reclusione per la morte di 4 operai di una ditta di manutenzioni esterne avvenuta nel 2006 alla Umbria Olii di Campello. Il citofono del cancello è stato interessato da un tentativo di incendio, mentre all’interno del cortile è stata gettata una busta con della carne avvelenata. Atti che sono stati rivendicati da un sito internet di area anarchica – “un piccolo gesto per denunciare la coerenza classista del sistema giudiziario italiano” – a sostegno di Alfredo Cospito e della sua compagna Anna Beniamino.

Gli inquirenti stanno stringendo il cerchio sugli autori dell’azione dimostrativa, dopo aver acquisito le immagini di videosorveglianza dell’abitazione.