La buona stella del Festival dei Due Mondi brilla ancora. Giorgio Ferrara ed il suo Staff colgono i frutti di un nuovo successo di pubblico per lo spettacolo “fuori programma”, destinato ad inaugurare il nuovo anno, Tango: un atto d’amore, con la coppia di star Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero.
Ferrara, caldamente consigliato dal Presidente della Fondazione Festival, Fabrizio Cardarelli, sindaco di Spoleto, a trovare il modo di programmare almeno un paio di appuntamenti nel corso dell’anno, oltre la consueta kermesse estiva, dopo il concerto di Pasqua 2015 con Ughi-Canino, piazza il colpaccio, riuscendo a coniugare un successo di pubblico con un prodotto della danza di altissimo livello. Al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti ieri sera non entrava nemmeno uno spillo in più.
Nessuno dei presenti a teatro ha avuto nemmeno per un attimo la sensazione che lo spettacolo coreografato e diretto da Miguel Angel Zotto fosse un ripiego o qualcosa di “stanco, tanto per…”.
A cominciare dallo splendido quartetto Tango Sonos Orchestra Antonio Ippolito (bandoneon), Nicola Ippolito (pianoforte), Vincenzo Albini (violino), Virgilio Monti (contrabbasso). Quattro musicisti straordinariamente bravi che già alle prime note di apertura dello spettacolo hanno dato il “la” della serata.
Ferrara ha più volte ricordato che l’arrivo di Zotto a Spoleto è stata una serie fortunata di coincidenze, ma il fiuto di un Direttore artistico sta proprio nel saper intercettare le coincidenze, accarezzando la fortuna per il verso del pelo. Trattandosi di Tango, c’era il rischio, insito nelle caratteristiche del ballo popolare rappresentato, e non direttamente ballato, che dopo la prima mezzora potesse sopraggiungere una certa stanchezza in chi lo osserva poiché tutti i passi noti sono stati danzati. Ma l’eccezionalità dello spettacolo disegnato da Zotto è stata proprio quello di tenere altissima l’attenzione dei presenti per un ora e mezza ininterrotta di ballo e musica. Il valore aggiunto dello spettacolo del Nuovo è stato senza dubbio una coreografia tagliata su misura per le 4 coppie presenti sul palcoscenico, Pablo Moyano con Roberta Beccarini, Simone Facchini e Gioia Abballe, Michele Lobefaro ed Emanuela Benagiano, oltre la coppia leader Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero.
Chi si aspettava una esibizione tradizionale con virtuosismi circensi o costumi sgargianti ed improbabili, ha subito capito l’antifona. Passi insolitamente leggeri, aerei, ammiccamenti alla danza classica, piccole concessioni al divertimento, ensemble a 4 con una armonia coinvolgente, il tutto estremamente misurato, senza nessuna fretta esecutiva, a tratti passionale come nella tradizione, accompagnato dallo splendido Tango Sonos Orchestra
I ballerini sono stati eccezionalmente bravi, senza che si possa dire, uno più di un’altro, interpretando con vigore e passione un tipo di ballo che deve poter trasmettere uno stato d’animo determinato.
Di Tango: un atto d’amore, si può senz’altro dire che è lo spettacolo che nobilita un ballo popolare e tradizionale, sdoganandolo da alcuni luoghi comuni sulle origini dello stesso e trasformandolo in un lussuoso prodotto teatrale.
Miguel Angel Zotto, 58 anni, è un ballerino dal sorriso sornione e dagli splendidi Doppiopetto gessati. Ha un viso inequivocabile, da Barrio argentino, e tuttavia molto somigliante al monumento del tango argentino, quel Carlos Gardel, con cui lo accomuna quasi tutto, persino i capelli impomatati alla moda degli anni’20. Da tempo è considerato dagli appassionati del genere, uno dei tre più importanti ballerini di Tango del secolo. Una responsabilità che Zotto da alcuni anni ha deciso di condividere con la bravissima e bellissima Daiana Guspero. Il Tango non esiste se non esiste una coppia di ballerini e Zotto -Guspero lo sono senza esitazioni, essendo anche marito e moglie.
La 28enne Daiana Guspero è alta, con uno sguardo “assassino”, occhi che sembrano feritoie, lombi d’acciaio, gambe agili di una forza incredibile e piedi insolitamente lunghi che per una ballerina di Tango possono anche essere un problema. Balla con Zotto dal 2007 ed insieme potrebbero incarnare un tòpos della coppia sudamericana, quella dell’uomo maturo e della moglie “bambina”, anche se la Guspero tutto è meno che bambina, piuttosto una “marescialla” vigorosissima ed elegante che a tratti fa a pezzi lo stereotipo della donna guidata dal macho tanguero. Applausi scroscianti e la richiesta di bis accolta dal gruppo.
In apertura di spettacolo, rispettando una sorta di rituale, in platea si presentano Giorgio Ferrara e Fabrizio Cardarelli per un saluto al pubblico presente. Ferrara omaggia gli ospiti presenti, il Direttore de L’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, al quale rivolge un appello misterioso diretto forse al “proprietario della Ditta”, “Ci mette una buona parola lei…?”, e poi Ernesto Galli Della Loggia, la moglie Lucetta Scaraffia, Corrado Augias, tutti protagonisti di alcuni spettacoli degli ultimi Festival. Il sindaco Cardarelli, visibilmente soddisfatto per il teatro stracolmo- si parla di più di 850 biglietti staccati- ringrazia invece tutti i turisti presenti a teatro ed in città, per aver scelto Spoleto. Quando si dice l’arte del commercio.
Prossimo appuntamento con il Festival dei Due Mondi “fuori programma” a Pasqua.
Tango: un atto d’amore
Lo spettacolo è con Miguel Angel Zotto E Daiana Guspero, Pablo Moyano, Roberta Beccarini, Simone Facchini E Gioia Abballe, Michele Lobefaro e Emanuela Benagiano.
Le Musiche sono eseguite dal vivo dall’orchestra tipica di tango TANGO SONOS ORCHESTRA: Antonio IPPOLITO (bandoneon), Nicola IPPOLITO (pianoforte), Vincenzo ALBINI (violino), Virgilio MONTI (contrabbasso). Coreografi a e direzione artistica di Miguel Angel Zotto. Musiche di Astor Piazzolla, Osvaldo Pugliese, Scarpino – Caldarella, Ángel D’Agostino, Julian Plaza, Rosita Melo, Oscar Herrero, Agustin Bardi, Pedro Laurenz, Graciano de Leone, Esteban Morgado, Mario Demarco, Juan de Dios Filiberto, Gerardo Matos Rodriguez.
PROGRAMMA: PAYADORA (Julian Plaza), NEGRACHA (Osvaldo Pugliese), CAFE DOMINGUEZ (Ángel D’Agostino), ZUM (Astor Piazzolla), DESDE EL ALMA (Rosita Melo), NOCHERO SOY (Oscar Herrero), GALLO CIEGO (Agustin Bardi), ADIOS NONINO (Astor Piazzolla), MILONGA DE MIS AMORES (Pedro Laurenz), RELIQUIAS PORTEÑAS (Graciano de Leone), MORENA (Esteban Morgado), PATA ANCHA (Mario Demarco), QUEJAS DE BANDONEON (Juan de Dios Filiberto), OBLIVION (Astor Piazzolla), CANARO EN PARIS (Scarpino – Caldarella), ESCUALO (Astor Piazzolla), LIBERTANGO (Astor Piazzolla), LA CUMPARSITA (Gerardo Matos Rodriguez).
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