Potranno essere impiegati in attività di volontariato, sempre che lo vogliano, i migranti maggiorenni presenti in Umbria per ragioni umanitarie. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con l’astensione di Lega, M5S e Umbria Next) l’integrazione all’atto di programmazione 2017/18 in materia di sicurezza urbana che consente l’attivazione di Protocolli d’intesa tra la Regione Umbria, le Prefetture di Perugia e Terni, e l’Anci Umbria, con i quali si intende promuovere appunto progetti per la realizzazione di attività di volontariato finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e di un pubblico interesse che favoriscano la libera e volontaria partecipazione di richiedenti e titolari di protezione internazionale maggiorenni. Migranti inseriti nei centri di accoglienza straordinaria attivati dalle Prefetture, e che quindi si trovano a soggiornare temporaneamente in Umbria.
La Regione stanzierà 100mila euro dal proprio bilancio. Per accedere ai finanziamenti legati al coinvolgimento dei migranti, i Comuni dovranno presentare progetti relativi alla salvaguardia dell’ambiente, alla cura del verde e dell’arredo urbano, alla salvaguardia, custodia e cura del patrimonio storico, artistico, culturale e religioso presente sui propri territori.
Illustrando l’atto, il presidente della Prima commissione, Andrea Smacchi, ha spiegato che le attività dovranno essere svolte “in favore dei
Comuni umbri e della cittadinanza e dovranno perseguire principalmente l’obiettivo di coinvolgere i migranti in attività di pubblica utilità a
favore della comunità locale, al fine di superare la condizione di inattività nel periodo di accoglienza, che si riverbera negativamente sul tessuto sociale ospitante, generando talvolta insofferenza da parte della popolazione”. Insomma, basta bivacchi, se possibile, anche di quelle persone che pure, in base alle leggi italiane ed internazionali, hanno diritto a restare in Italia.
I destinatari dei contributi economici, per i progetti di volontariato dei migranti, saranno esclusivamente i Comuni, singoli o associati e le Unioni di comuni dell’Umbria che ospitano i Centri di accoglienza straordinaria. I migranti che vorranno partecipare alle attività di
volontariato dovranno scegliere di aderire, in maniera libera e volontaria, ad un’associazione o ad un’organizzazione di volontariato. La loro attività dovrà essere svolta su base volontaria e gratuita. Dovranno inoltre sottoscrivere il Patto di volontariato, che comporta esclusivamente
l’impegno a svolgere attività e servizi individuali o di gruppo.
Chiarimenti dovuti al fatto che precedenti proposte per far svolgere ai migranti lavori socialmente utili si erano scontrati con le norme vigenti in materia di lavoro, oltre che su problemi procedurali legati al compenso ed agli aspetti assicurativi.
“Mi astengo in attesa di provvedimento che stanzino fondi per i nostri cittadini, per i lavori socialmente utili e per i disoccupati umbri” il commento del consigliere della Lega Emanuele Fiorini.