Soddisfatti sia gli organizzatori che i produttori
Una 23esima edizione da incorniciare per “Mielinumbria – festa dell’apicoltura”, che segnava il ritorno della rassegna dedicata al mondo delle api e della produzione di miele, dopo un anno di stop dovuto alla pandemia. Un evento che, nella splendida cornice di Palazzo Trinci, ha radunato produttori, esperti, ma anche tanti consumatori che hanno voluto trascorrere qualche ora assaggiando la preziosa produzione, ascoltando gli esperti e facendo sperimentare ai bambini i tanti laboratori previsti.
“Un segnale di vitalità”
“Un segnale di vitalità – spiega il vicepresidente di Apau, Luca Ciampelli – per un settore reduce da una stagione difficile sul fronte della produzione e che ci dà lo stimolo per proseguire la nostra attività di sensibilizzazione a difesa delle api, in un mondo in cui la tematica ambientale è tornata, fortunatamente, d’attualità”. Soddisfatti anche i produttori, che hanno animato la mostra mercato con il risultato della loro attività.
Gli organizzatori di Mielinumbria
Impossibile, ancora, quantificare gli accessi ma il flusso di visitatori a Palazzo Trinci, tutti con mascherina e muniti di green pass, è stato costante. Nei due giorni anche tre convegni, dedicati a tutti gli aspetti dell’apicoltura. L’evento era organizzato da Comune di Foligno, Apau (Associazione produttori apistici umbri) in collaborazione con Felcos (Fondo Enti Locali per la cooperazione decentrata e lo sviluppo umano sostenibile), Aes Umbria, Miele in cooperativa, Naturalmiele e la rete delle “Città amiche del miele”. A gestire la parte operativa Officina dei talenti.