Nell’informativa nelle mani del sostituto procuratore Claudio Cicchella si parla di pesce con lische, di frammenti di ossa nel pollo, di pane ammuffito e yogurt scaduto. E ancora: porzioni di cibo inferiori a quanto previsto, frittata e prosciutto cotto risultato positivo, dopo le analisi, alla presenza di batteri (“Listeriamonocitogenes” e “Staffìlococchi coagulati positivi”). Tutto cibo servito ai bambini delle scuole XX Giugno, La Fonte, della Leonardo da Vinci, del Giovanni Cena, Castel del Piano nord e San Martino in Campo.
Una serie di esposti da parte dei genitori, l’arrivo dei carabinieri del Nas nelle mense di alcune scuole del comprensorio perugino, e ora l’inchiesta della Procura di Perugia sul tavolo del sostituto procuratore Claudio Cicchella. Così 13 persone hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini con l’accusa, a vario titolo, di frode delle pubbliche forniture e somministrazione di alimenti dannosi per la salute pubblica. Tra i 13 indagati ci sarebbero i presidenti e gli amministratori delegati di All Food, Cir Food, Elior Ristorazione, consorzio Abn e della Ditta B+ Cooperativa sociale, le ditte aggiudicatesi l’affidamento per la gestione delle mense e dei punti cottura delle scuole primarie del comprensorio di Perugia.
L’indagine poi assume dimensioni nazionali, tra le carte in mano alla Procura, ci sarebbe anche una contestazione, in base alla quale una delle aziende appaltanti, che adesso compongono l’Ati per la gestione del servizio mense, avrebbe attestato di non aver mai commesso errori sulla certificazione dell’esercizio dell’attività. Fatto che sarebbe smentito da quanto accaduto ad Ardea e Pomezia, dove la ditta avrebbe commesso inadempimenti e negligenze tali da essere dichiarata decaduta, con una sentenza poi confermata anche dal Consiglio di Stato. Per questo motivo si configura ad oggi anche il reato di frode.
A Palazzo dei Priori, seppur nel registro degli indagati non compaia nessun dipendente comunale, la situazione è comunque tesa: a breve dovrebbe infatti scadere l’appalto assegnato ad All Food, Cir Food (la stessa che si è aggiudicata l’appalto anche per la nuova mensa universitaria di medicina), Elior Ristorazione, consorzio Abn e Ditta B+ cooperativa sociale, e Palazzo dei Priori sembrava essere intenzionata a rinnovare l’affidamento. Adesso tuttavia l’inchiesta cambia le carte in tavola. Per il Comune è necessario vederci chiaro: lunedì è infatti convocata una riunione, durante la quale il sindaco Romizi, l’assessore con delega Waguè e i dirigenti proveranno a comprendere come muoversi nelle prossime settimane, prima che la campanella risuoni a settembre e che i bambini tornino a scuola.
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