Cinquantotto trote salvate dal Menotre in secca, che rischiavano di morire. E’ il bel gesto di Angelo Formica e di altri cittadini della zona, che armati di retino e secchio hanno salvato i pesci rimasti in una pozza vicino alla cascata di Scopoli. Da lì però, vista la situazione di siccità, era impossibile per loro raggiungere la parte del fiume più abbondante e sarebbero morte nel giro di poco. “Mi dava fastidio vederle morire così – racconta Angelo Formica – per me che ero un pescatore e che sono nato e cresciuto nella Valmenotre“.
Una situazione che era stata evidenziata anche dall’esposto del sindaco Stefano Zuccarini. Il primo cittadino aveva preso carta e penna e aveva scritto alla Procura della Repubblica, ai Carabinieri, ai vigili urbani, all’Arpa, al Servizio idrografico della Regione Umbria, al Servizio difesa e gestione idraulica, al Consorzio di Bonifica e all’Ufficio ambiente del Comune di Foligno. Il tutto segnalando “la situazione allarmante, con interi tratti del fiume completamente prosciugati, mentre altri si presentano con un livello di acqua palesemente insufficiente a garantire il minimo vitale che consenta la sopravvivenza della fauna ittica. Si segnalano inoltre pozze d’acqua residue, all’interne delle quali si determina una moria di pesci. Tutto ciò causa un grave danno ambientale, tanto per l’aspetto idrico che per la fauna ittica nonché all’intero sistema fluviale“.
“L’impatto paesaggistico – dice Zuccarini nell’esposto – e un vero dano di immagine a discapito di turisti e visitatori per le strutture ricettive. Non deve restare inascoltato l’ennesimo grido d’allarme dei residenti e delle realtà associative della Valmenotre che, sostanzialmente ogi anno si trovano a dover denunciare una situazione da sempre rimasta senza chiare risposte. E’ pertanto ferma intenzione di questa amministrazione comunale fare propria questa urgente richiesta di intervento, al fine di ripristinare, quanto prima, un regolare deflusso delle acque del fiume Menotre“.
C’è soddisfazione, da parte degli abitanti della Valmenotre, dell’aumento della consapevolezza in merito a questa piaga aperta. “Finalmente dopo anni di segnalazioni – dice Alessio Fiacco, del comitato – richieste di intervento e grida di allarme rimaste inascoltate registriamo con gratitudine e soddisfazione la dura quanto necessaria presa di posizione del sindaco Zuccarini. La situazione del fiume Menotre è sotto gli occhi di tutti con tanto di documentazioni video e fotografiche che dimostrano il mancato rispetto del cosiddetto ‘minimo vitale’. Gli abitanti della ValMenotre sono i primi ad esserne colpiti e saranno i primi a sostenere questa battaglia per il rispetto ed il riscatto del nostro ecosistema fluviale“.