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Medicina, Terni eccellenza d'Europa – Al Santa Maria feocromocitoma asportato con robot

Redazione

Medicina, Terni eccellenza d'Europa – Al Santa Maria feocromocitoma asportato con robot

Gio, 27/06/2013 - 19:50

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Terni, un vanto per l’Europa. Il S.Maria porta nel nostro continente la tecnica mini-invasiva robot assistita. Solo un episodio prima di Ettore Mearini e la sua equipe, riecheggia dagli Stati Uniti, nel 2010. Talmente esclusivo da rendere il caso destinato al Congresso Europeo di chirurgia robotica.

Il feocromocitoma è un tumore che origina in gran parte dalla midollare del surrene,in cui si rivela valicabile, ed in piccola parte in sede extrasurrenalica, in cui appare invece complicato un intervento chirurgico. Solo nel 10-20% dei casi il carcinoma si presenta come maligno, ma le crisi ipertensive che induce possono palesarsi letali. Il feocromocitoma può essere riscontrato tramite scintigrafia, Il trattamento previsto è l’asportazione della massa e i potenziali danni riguardano principalmente la fertilità del maschio.

Tutto risparmiato al Trentunenne sottoposto all’asportazione di un feocromocitoma ectopico asintomatico tramite tecnica mini-invasiva robot assistita, che esce dal S.Maria di Terni dopo soli 3 giorni di permanenza, senza evidenti deturpazioni fisiche e senza danni alla sua fertilità.

Si pronuncia a tal proposito proprio Ettore Mearini – direttore del dipartimento di chirurgia generale e delle specialità chirurgiche dell’azienda ospedaliera di Terni e direttore della struttura complessa interaziendale di chirurgia urologica, andrologica e di tecniche mini invasive – “Alla luce di un caso simile trattato con chirurgia robotica negli USA, nel 2010, abbiamo deciso di rimuovere la neoformazione con tecnica mini-invasiva robot assistita. Il grande vantaggio tecnico di questa innovativa strategia chirurgica è quello di poter vedere in maniera estremamente magnificata e tridimensionale tutti i piccoli vasi neoformati connessi al tumore. Questa tecnica robotica permette anche di preservare le fibre nervose e di ridurre al minimo danni difficilmente recuperabili con potenziali conseguenze sulla fertilità del maschio.” Ma il vantaggio non è solo tecnico, da qui a dieci anni infatti, potranno essere curati con la stessa ridotta invasione anche masse tumorali molto più diffuse, come quella ai testicoli.

Minimizzare i rischi tutela la nostra salute. Ridurre la degenza, oltre a semplificare il post-operatorio, rende accessibili le strutture ospedaliere ad una maggiore affluenza di persone. Rendere le strutture ospedaliere accessibili ad una maggiore affluenza di persone, significa limitare notevolmente il numero dei degenti in attesa.

Innovazione e rivoluzione sono quindi le parole chiave, sottolineate anche dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Terni Andrea Casciari, che asserisce: ”Questo particolare e complesso intervento ,che vanta un primato europeo, è un chiaro esempio di come l’alta professionalità, la tecnologia e la ricerca siano alla base della crescita di questa azienda che ho il privilegio di guidare. Abbiamo risorse umane di alto livello e su questo dobbiamo puntare, insieme allo sviluppo tecnologico, per crescere e per garantire una sempre maggiore qualità delle prestazioni sanitarie e in particolare delle attività chirurgiche ad alta specializzazione come la chirurgia urologica mini invasiva e robotica, che è uno dei fiori all’occhiello del Santa Maria”. Fuga diligentemente ogni dubbio sul livello del Servizio dell’ospedale Ternano anche Ettore Mearini, che interviene osservando: ”La prova dell’efficienza sta nella scelta di pazienti non Ternani di curarsi da noi”. La chirurgia robotica Europea compie un passo in avanti per mezzo del S.Maria di Terni.

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