Il colpo è avvenuto nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre, rubate anche bottiglie di champagne e vino e distrutti gli uffici dell'azienda "Danni per 150 mila euro"
Ladri di trifola “professionisti” in azione, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre, alla Tartufi Jimmy di Pietralunga.
Un colpo in circa 3 ore
La banda (composta da 3-4 elementi) avrebbe agito in tutta tranquillità già dalle 23.30, quando le telecamere hanno filmato i primi “sopralluoghi” degli ignoti. Il colpo sarebbe invece avvenuto addirittura due ore dopo, intorno alle 2, con gli intrusi entrati da un lucernaio sul tetto, raggiunto tramite una scala.
Furto di tartufi e bottiglie
Una volta dentro i malviventi si sono poi diretti subito verso la cella frigorifera dei tartufi bianchi più pregiati – tra cui un pezzo da oltre 500 grammi – ignorando quelli neri. Oltre ai tartufi, inoltre, sono state rubate anche diverse bottiglie di champagne e vino.
Il furgone rubato (e ritrovato)
La refurtiva sarebbe infine stata caricata su un camion Ducato bianco, anch’esso rubato la stessa notte dalla vicina azienda Ferro 2000. Il mezzo è stato poi ritrovato ieri sera (domenica 30 ottobre) dai locali carabinieri forestali su una strada secondaria poco lontano dalla Tartufi Jimmy.
Danni per 150 mila euro
Il titolare Andrea Cecchini – che in questi giorni espone alla Mostra del Tartufo di Città di Castello – ha stimato perdite per quasi 150mila euro, di cui 100mila riguarderebbero solo i danni fatti alla sede dell’azienda, dove i ladri hanno distrutto diversi uffici, computer, infissi, arredi e perfino gli impianti di allarme e videosorveglianza. Si aggirerebbe invece intorno ai 50 mila euro il bottino di tartufi asportati.
L’appello
Ovviamente l’obiettivo dei malfattori è quello di rivendere le preziose pezzature, visto che in questa stagione il prezzo della trifola varia addirittura dai 2 ai 5 mila euro al kg. Cecchini ha infatti postato sui social le immagini dei tartufi rubati (vedi foto), lanciando l’appello: “Se qualcuno avesse ricevuto offerte per queste trifole, avvertisse le forze dell’ordine”. Sul caso indaga la Polizia di Città di Castello.