Matrimonio in "zona rossa", Luisa e Michele hanno detto sì nonostante il lockdown - Tuttoggi.info

Matrimonio in “zona rossa”, Luisa e Michele hanno detto sì nonostante il lockdown

Davide Baccarini

Matrimonio in “zona rossa”, Luisa e Michele hanno detto sì nonostante il lockdown

Gio, 24/12/2020 - 13:22

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Matrimonio in “zona rossa” a Città di Castello: l’amore e il desiderio di una vita di dirsi “sì” più forte del Covid e delle mille restrizioni già in vigore da oggi.

Una bella storia di Natale che lascerà il segno quella di Luisa Costantini e Michele Mandrelli, impiegata in una assicurazione lei e metalmeccanico lui, entrambi 34enni (si conoscono dai tempi delle elementari) e fidanzati dal 2015.

Questa mattina (giovedì 24 dicembre), alle ore 11, hanno varcato la porta della Sala del Consiglio comunale di Città di Castello e si sono presentati al cospetto dell’Ufficiale di Stato Civile delegato dal sindaco Luciano Bacchetta, la consigliera comunale Tiziana Croci, coordinatrice infermieristica all’ospedale tifernate e amica di famiglia che ha celebrato il primo matrimonio in “zona rossa”, secondo le rigide restrizioni previste dall’ultimo Dpcm natalizio.

Accanto a loro solo i testimoni Marta Costantini per la sposa e Tomas Ghezzi per lo sposo: parenti e amici non sono potuti entrare a causa delle ferree regole su distanziamento ed assembramenti. Ovviamente niente riso lanciato all’uscita, fiori e altre consuetudini consolidate in queste circostanze.

Uno dopo l’altro la consigliera delegata dal sindaco con tanto di fascia tricolore, come prevede il rito civile, ha snocciolato gli articoli del codice fino a pronunciare la fatidica frase che precede lo scambio degli anelli e il bacio liberatorio senza mascherina che consacra per legge l’unione della coppia. “La nostra è una storia semplice che ha avuto inizio ad ottobre 2015, quando casualmente ci siamo incontrati in centro storico usciti da due cene differenti: era destino che quella sera le nostre vite si incrociassero”, raccontano Luisa e Michele con accanto il figlio Elia di 3 anni e mezzo.

Un mese fa quando abbiamo deciso di sposarci non immaginavamo certo che oggi ci sarebbero state queste restrizioni così rigide, ma con più convinzione e desiderio lo abbiamo fatto Abbiamo scelto la vigilia di Natale – concludono i neo sposi dopo il matrimonio – perché rappresenta la nascita, l’inizio di qualcosa di magico, che è quello che ci auguriamo e che speriamo ci accompagnerà per tutta la vita. Abbiamo portato avanti questa scelta in questo periodo marchiato da Covid, paura, incertezza, consapevoli che è importante non abbattersi mai a dimostrazione che tutto è possibile”.

Al termine della celebrazione il sindaco Luciano Bacchetta ha definito questa giornata “una bella giornata di speranza e rinascita” e ha consegnato agli sposi una copia della Costituzione, “il faro che ci guida e vi guiderà sempre anche in queste situazioni così difficili che stiamo attraversando: siete esempio ed orgoglio per tutti noi”.

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