MARKET DELLA DROGA CON CHECK POINT: ARRESTI E SEQUESTRO DI COCA ED EROINA DELLA POLIZIA DI SPOLETO. 2 RICERCATI. CLIENTI ANCHE DA TERNI, VITERBO E RIETI (Foto e Video TO®) - Tuttoggi.info

MARKET DELLA DROGA CON CHECK POINT: ARRESTI E SEQUESTRO DI COCA ED EROINA DELLA POLIZIA DI SPOLETO. 2 RICERCATI. CLIENTI ANCHE DA TERNI, VITERBO E RIETI (Foto e Video TO®)

Redazione

MARKET DELLA DROGA CON CHECK POINT: ARRESTI E SEQUESTRO DI COCA ED EROINA DELLA POLIZIA DI SPOLETO. 2 RICERCATI. CLIENTI ANCHE DA TERNI, VITERBO E RIETI (Foto e Video TO®)

Ven, 20/11/2009 - 16:15

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di Sara Cipriani

Un’area dedicata allo spaccio e alla assunzione di droghe pesanti, cocaina ed eroina. Con tanto di check point, attraverso il quale dovevano passare i tossicodipendenti per farsi riconoscere. Una sorta di supermarket della droga, come si vedono in certi film polizieschi, che gli uomini del Commissariato di Spoleto, coordinato dal vice questore Francesca Peppicelli, hanno letteralmente spazzato via. Arrestando 2 uomini, entrambi trentenni e di nazionalità marocchina: uno residente a Roma (dove è stato catturato in collaborazione con gli agenti del commissariato Laurentino), l’altro a Perugia. Altri due sono attualmente ricercati e potrebbero avere le ore contate. E’ questa in sintesi la conferenza stampa tenuta oggi dalla dirigente del Commissariato che ha illustrato la brillante operazione che vede gli inquirenti impegnati già dallo scorso luglio.L’allarme dei cittadini – è merito di alcuni abitanti della frazione di Strettura, una decina di chilometri dalla città del festival, se la Procura di Spoleto (le indagini sono affidate al pm Casucci) ha di fatto bloccato una delle attività di spaccio più importanti tentata sul comprensorio. Sono stati infatti loro ad accorgersi di quello strano traffico veicolare che dai primi di luglio si era andato intensificando lungo la via principale della piccola località sita ai piedi del Valico della Somma. Auto che poi, giunte in fondo alla strada del paese, giravano inspiegabilmente verso una stradina di montagna che portava ad un casolare ormai abbandonato da anni.

Le indagini – gli investigatori cominciano a controllare la zona con una serie di appostamenti durati diversi giorni. Con l’ausilio di macchine fotografiche e telecamere cominciano ad accumulare documentazione più che sufficiente per capire le modalità dello spaccio. In pratica in fondo alla stradina si sistemava un uomo con tanto di tavolino. Qui il tossicodipendente doveva farsi riconoscere e solo a quel punto gli veniva indicato dove si trovava, all’interno del bosco, il vero e proprio spacciatore. Una volta pattuito il prezzo, al ‘cliente’ veniva offerto – in una sorta di singolare offerta all inclusive – siringa e laccio per l’eroina o il materiale per tagliare la cocaina (in genere schede telefoniche). Poi gli veniva lasciato un fazzoletto di terra dove poter assumere la droga. Una strategia attuata per ridurre al minimo i rischi. Dal check point (che fungeva come ‘campanello d’allarme’ in caso di arrivo delle forze dell’ordine), all’obbligo di consumare subito la droga (che comportava per gli spacciatori di non detenerne più di un etto). Per informare la propria ‘clientela’, la banda criminale usava il telefono quando stava per arrivare in zona. Praticamente tutti i giorni, con incassi che gli inquirenti stimano non inferiori a 1.500-1800 euro al giorno. Con punte anche di 3.000€, in genere nel fine settimana, quando gli spacciatori riuscivano a soddisfare le richieste anche di 40-50 clienti. Tutti già noti alle forze dell’ordine e che arrivavano nel piccolo paesino da Terni (la maggior parte), Spoleto, Viterbo e, in un caso, anche da Rieti.

Il blitz – verso la fine di luglio scorso scatta il blitz. Gli agenti, che ormai hanno prove più che sufficienti per assicurare la gang alla giustizia, decidono di compiere il blitz. L’unica possibilità di accesso è una specie di piana che porta al bosco. Per quanto rapida, l’incursione viene notata dagli spacciatori che si danno alla fuga. Ma ormai hanno i giorni contati. L’intera area viene setacciata e ai piedi di un albero, nascosta fra le foglie, vengono rinvenute 2 bustina con 120 grammi in tutto fra eroina e cocaina, oltre ad alcune siringhe.

Gli arresti – le manette scattano nella notte di ieri l’altro, fra Perugia e Roma dove gli agenti hanno individuato due dei 4 componenti la banda. Dei ricercati non vengono fornite nè foto, nè generalità. Sono senza fissa dimora, ma gli investigatori contano di poterli acciuffare presto. Forse già nelle prossime ore.

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