Mariella Nava presenta a Spoleto il suo ultimo disco “Sanremo si, Sanremo no” - Tuttoggi.info

Mariella Nava presenta a Spoleto il suo ultimo disco “Sanremo si, Sanremo no”

Redazione

Mariella Nava presenta a Spoleto il suo ultimo disco “Sanremo si, Sanremo no”

Mar, 04/06/2013 - 11:59

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Ha scritto per Gianni Morandi, Lucio Dalla, Renato Zero, Andrea Bocelli, Mietta, Loredana Bertè, Edoardo De Crescenzo, Syria, Irene Fargo, Ornella Vanoni, Tosca, Mango, Amii Stewart e Dionne Warwick, solo per citare i più famosi, ma ha anche cantato alcune sue canzoni ed è ritenuta di diritto una delle figure più prolifiche ed importanti della musica leggera italiana.

Mariella Nava ha scelto Spoleto, e nello specifico l’elegante cornice del Sofia Lounge Bar, per presentare il suo ultimo disco “Sanremo si, Sanremo no” , ospite della redazione del giornale on-line Strumenti e Musica, intervistata dal Direttore Editoriale Gianluca Bibiani.

Un disco in cui si racconta attraverso le sue canzoni scritte per Sanremo: quelle che sono state prese e hanno partecipato (Sanremo si) e quelle che per vari motivi non hanno passato le selezioni (Sanremo no), che sono, proprio per questo, quelle che hanno tanto da dire.

Tutte però hanno lasciato un segno nell’autrice: quelle cantate direttamente, quelle scritte per gli altri, quelle di successo, quelle meno note, ognuna ha dato un qualcosa di suo, di diverso. Ognuna ha rappresentato una partenza in quanto “ogni canzone – spiega l’autrice – inizia la sua vita dal momento della presentazione, in questo caso Sanremo, che non è che l’inizio di un viaggio che sopravvive all’esordio e che a volte ne segue un destino anche molto diverso”.

In una sorta di classifica del sentimento, la Nava ricorda nell’ambito di “Sanremo si” le canzoni: “Questi Figli” interpretata da Gianni Morandi, “Spalle al Muro” scritta per Renato Zero e “Per Amore” che da un esordio difficile nell’interpretazione di una timorosa Flavia Astolfi ha conosciuto una seconda giovinezza grazie alla forza di Andrea Bocelli. Tra le meno famose (Sanremo no) ne cita due: “Piano inclinato” e soprattutto “In nome di ogni donna” che ha concorso al primo Sanremo di Gianni Morandi da presentatore, e che “spaventò” lo stesso Morandi per la durezza del tema affrontato: la violenza sulle donne.

Si passa poi a parlare delle difficoltà che i nuovi talenti, siano essi cantanti ma anche autori, trovano oggi per emergere e la Nava punta il dito contro i Talent Show che riducono la musica ad immagine e spesso non spingono veri artisti, ma anche quando lo fanno, finiscono per bruciarli, lanciandoli a tutta velocità nel mondo del successo, senza fornirgli le basi per sostenerlo. Quelle basi che una volta erano date dai produttori, che con la loro esperienza consigliavano e proteggevano i giovani da essi stessi scoperti, guidandoli, specie all’inizio, nel difficile mondo dello spettacolo.

Proprio per questo la Nava sta per fondare una nuova etichetta discografica, a disposizione dei giovani talenti, dando loro la possibilità di emergere e soprattutto di incontrare produttori seri e dalla comprovata esperienza.

L’intervista non poteva prescindere anche da alcune considerazioni di carattere tecnico. Mariella Nava infatti non è solo autrice e cantante, ma avendo una formazione classica (diplomata in conservatorio in pianoforte e composizione), spesso segue anche l’arrangiamento dei suoi brani, con particolare riferimento alla ritmica, ai bassi e a determinate sonorità. A tal proposito e con grande gioia del Direttore Bibiani la Nava ha fatto riferimento ad alcuni brani dove lei stessa ha esplicitamente voluto l’utilizzo della fisarmonica ”uno strumento affascinante, che come nessun altro riesce a dare il colore popolare unitamente ad una ritmica di livello”.

Importante un’ultima considerazione tecnica da parte dell’autrice a proposito del l’utilizzo del computer nella musica, con il passaggio dall’analogico al digitale, avvenuto alla fine degli anni ‘80, periodo in cui all’elettronica era affidata la musica nella sua totalità. Troppo computer in quel periodo, con un conseguente appiattimento dell’espressività e delle peculiarità che solo il genio umano sa dare a qualsiasi espressione artistica. Oggi invece, sbollita la passione iniziale, l’elettronica si è riassestata al suo giusto livello, diventando di fatto un grande valore aggiunto in termini di velocità e semplicità di produzione ma lasciando intatto lo spazio dovuto alla creatività degli artisti.

Il saluto finale, con le foto di rito, è accompagnato dell’invito a seguire il tour che vedrà Mariella Nava protagonista sui palcoscenici di tanti importanti teatri italiani.

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