L’Anac (l’Autorità nazionale anti corruzione) diffida il Comune di Perugia: il personale delle funzioni a rischio deve essere fatto ruotare, così da sfavorire situazioni di pericolose “predominanze” in certi uffici. Troppo blanda, infatti, viene giudicata la parziale rotazione di dirigenti e funzionati finora avvenuta tra gli uffici. Rotazione di cui, rileva l’Autorità, non c’è traccia nel Piano triennale prevenzione corruzione e trasparenza 2018-2020. La programmazione per la rotazione del personale deve contenere anche l’indicazione dei tempi e uffici a rischio corruzione. Gli appunti, in particolare, si concentrano sulla mancata adozione delle misure alternative per il corpo di polizia municipale.
Il Movimento 5 stelle ha presentato un’interrogazione urgente su questo tema, chiedendo quali azioni abbia adottato il Comune di Perugia in ottemperanza alle norme anticorruzione e in generale per garantire trasparenza all’interno dell’ente. E si vuole inoltre sapere se siano stati fatti controlli su eventuali comportamenti anomali di figure a rischio corruzione e con quali esiti.
In base all’attuale normativa nazionale, ogni ente deve essere dotato di un piano anticorruzione ed è tenuto ad individuare le funzioni a rischio, a fare le dovute rotazioni, ad adottare misure alternative alla rotazione, come lo spacchettamento delle responsabilità nei procedimenti a rischio, quando non vi sono figure che possano sostituirne altre.