Claudio Bianchini
Il Consiglio comunale di Foligno – convocato per oggi pomeriggio – è saltato per mancanza del numero legale. Doveva essere l'ultima seduta da presidente per Sergio Gentili e invece non ha nemmeno avuto inizio a causa dell'ennesimo scivolone della maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco Mismetti. Dall'inizio della legislatura è la tredicesima volta che la massima assise cittadina 'finisce prima di iniziare': un record poco invidiabile – per non dire imbarazzante – nell'intero panorama umbro e – c'è da pensare – anche a livello nazionale. I lavori era poi di particolare importanza, considerando che all'ordine del giorno c'era la discussione sugli assestamenti di bilancio ed il piano triennale delle opere pubbliche. Il gruppo del Popolo della Libertà, preso atto delle numerose assenze nei banchi della maggioranza è uscito dall'aula così come Stefania Filipponi, capogruppo di Impegno Civile. Ora l'assemblea è stata riconvocata d'urgenza per giovedì 29 alle 17.30 ovviamente con lo stesso programma dei lavori. Subito all'attacco l'opposizione. “Hanno fatto una figuraccia sin dalla prima seduta della legislatura quando per eleggere il presidente Gentile ci sono voluti ben due giorni – attacca Riccardo Meloni, capogruppo del PDL – e anche oggi che doveva essere l'ultima prima delle sue dimissioni hanno continuato ad umiliare l'istituzione e l'intera città. E' l'ennesima dimostra che non sono capaci di governare, che sono impegnati in una lotta tra partiti e tra correnti di partito con la tesa impegnata nelle primarie – affonda – vedremo se giovedì si saranno messi d'accordo, certo è che Foligno non può aspettare i loro comodi e questo dimostra che non hanno il minimo interesse della città e dei cittadini ma soltanto delle loro logiche”.